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Ancora disagi alla Asl 1, “Invertire la marcia”

Fedele: "Il personale sanitario di L’Aquila e Avezzano chiede intervento immediato per colmare le gravissime mancanze di dispositivi"

Ancora caos e disagi alla Asl L’Aquila-Avezzano-Sulmona, si torna a chiedere una urgente “inversione di marcia a tutela della salute dei cittadini”.

La scorsa settimana la deputata del Pd Stefania Pezzopane, candidata sindaco dell’Aquila, aveva rilanciato sull’allarme all’ospedale San Salvatore e sulla richiesta di risorse e personale per la sanità aquilana, alla luce dell’incontro urgente richiesto al Direttore generale dai medici della Chirurgia ed Anestesia.

“L’Area chirurgica ed anestetica dell’ospedale San Salvatore è in grande sofferenza – ha spiegato la deputata dem – se le istituzioni locali continuano a fare la politica di svuotamento in corso, faranno morire l’ospedale. Non è un caso che sia stato chiesto un incontro urgente al Direttore generale da parte di tutti i primari dei reparti operativi. Incontro che mi auguro venga fatto immediatamente visto che già più volte sono state fatte richieste di personale e materiali, purtroppo disattese”.

Ma la situazione sarebbe ben più complessa secondo quanto denunciato dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Giorgio Fedele.

“Ancora una volta la Asl 1 cade sul confronto carte alla mano. Nella seduta odierna della Commissione Vigilanza, infatti, quelle poche risposte che sono state arrabattate dal direttore Ferdinando Romano avevano più lo scopo di nascondere le responsabilità della Asl che quello di fornire una documentazione chiara e incontrovertibile su quanto avvenuto nel reparto di Radiologia interventistica dell’Ospedale di Avezzano lo scorso febbraio: parlano di relazioni, chiaramente scritte ad arte solo dopo la mia denuncia pubblica, che tra l’altro non sono state consegnate né al sottoscritto né alla commissione Vigilanza, nonostante le mie numerose richieste.  Da quanto riportato, comunque, viene fuori che la Asl 1 ha cercato di salvare il salvabile scavando nei fondi dei magazzini dei comparti chirurgici di L’Aquila e Avezzano solo dopo la denuncia pubblica dell’accaduto.  Quello che sarebbe stato importante capire, però, è perché si è arrivati a questo punto nonostante le due note ufficiali, la n. 44094 di dicembre 2021 e la n. 423 di gennaio 2022, in cui i medici dei reparti comunicavano la carenza di dispositivi e chiedevano un rifornimento per continuare a svolgere l’attività, sia in via ordinaria che in emergenza urgenza. Note che ovviamente non hanno avuto alcun riscontro da parte dell’Azienda Sanitaria. Ho chiesto spiegazioni di questa condotta al direttore Romano ma prontamente è intervenuto il centrodestra, presente in aula, consigliando vivamente al Direttore di non rispondere. Invito che, ovviamente, è stato accolto di buon grado, come un salvagente lanciato in alto mare, dalla Direzione Asl che, ricordiamolo, dovrebbe essere controllata nello svolgimento delle sue funzioni proprio da chi è alla guida di Regione Abruzzo”.

“Una cosa è chiara – continua Fedele – la Asl, probabilmente presa dal panico, è stata costretta a scavare nei barili, ma lo ha fatto solo dopo la mia denuncia pubblica. Senza un intervento esterno chissà per quanto tempo i servizi sarebbero stati fermi e la carenza non colmata. Ma il problema creatosi in Radiologia interventistica di Avezzano si inserisce in un quadro generale che sta portando tutta la Asl 1 al collasso. E a dirlo non sono solo io”. dichiara il consigliere al margine della Commissione Vigilanza che ieri, dopo il rinvio per assenza della dirigenza Asl e dell’assessore Nicoletta Verì nella scorsa seduta, ha trattato il punto relativo all’interruzione di servizi nella Radiologia Interventistica di Avezzano

“È infatti di questi giorni la richiesta avanzata dal personale sanitario di L’Aquila e Avezzano che chiedono un intervento immediato per colmare le gravissime mancanze di dispositivi. Richieste che confermano quanto da me sostenuto in questi mesi, in barba alle mere giustificazioni e parabole comunicative sostenute dalla direzione strategica della Asl. Le chiacchiere stanno a zero: è da novembre 2021 che si continua a scavare nelle rimanenze di magazzino, con medici ed infermieri costretti a fare salti mortali per garantire le prestazioni. Ormai però siamo arrivati al punto critico in cui tutto il sistema rischia seriamente di essere paralizzato, senza contare i ritardi sulle liste d’attesa che la Asl 1 continua incessantemente ad accumulare”, aggiunge. 

“Questa direzione, con il benestare del centro destra alla guida di Regione Abruzzo, sta mettendo sempre più in ginocchio l’offerta sanitaria pubblica nel territorio della Asl 1. Ora è chiaro che serve un’immediata inversione di marcia procedendo immediatamente con gli acquisti per rifornire le scorte in magazzino, che sono finite o agli sgoccioli. Ne va sia dei servizi salvavita che di quelli in ordinaria amministrazione. Oggi non abbiamo trovato le risposte dovute a una situazione al limite, come quella di Radiologia interventistica, anche con la complicità del centrodestra. Io continuerò a lavorare affinché nella provincia dell’Aquila questa cattiva gestione finisca e il caso di Avezzano non si ripeta altrove. Ho già chiesto da tempo al Presidente della Commissione Sanità, Mario Quaglieri, di convocare con urgenza una seduta, proprio per fare luce su cosa sta accadendo in tutto il territorio e per imporre alla Direzione Asl 1 un cambio di rotta immediato. Sono ancora in attesa di conoscere la data della seduta ma, è bene chiarirlo subito, non sarò disposto a tollerare rallentamenti e giochetti di maggioranza. Nessuno pensi di fare economia sulla pelle dei cittadini di questo territorio”, conclude. 

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