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Arresto Messina Denaro: parla il garante dei detenuti Cifaldi

"Attivato il protocollo di alta sorveglianza per prevenire la cosiddetta sindrome di Ganser"

“Ieri sera è entrato nel nostro circuito detentivo un detenuto speciale con una grave forma di di tumore al colon designato al carcere dell’Aquila in regime di 41 bis “. Con queste parole il garante dei detenuti della Regione Abruzzo Gianmarco Cifaldi illustra la situazione carceraria dell’ex super latitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, arrestato il 16 gennaio in una clinica privata a Palermo.

“Questa mattina -continua Cifaldi – c’è stato un consulto medico per discutere l’aspetto clinico del detenuto. Sono state attivate tutte le misure per seguirlo e garantirne il diritto alla salute come stabilito dalla Costituzione italiana”.

“Infine- conclude il garante- abbiamo attivato il protocollo di alta sorveglianza per prevenire la cosiddetta sindrome di Ganser, una patologia che rischia di colpire il detenuto che, trovandosi disorientato in uno spazio ridotto, potrebbe essere indotto al suicidio. La procedura interna è ad opera del GOM, il Gruppo Operativo Mobile, che gestisce i detenuti reclusi al 41 bis”

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