L’Arta, agenzia regionale per la tutela dell’ambiente sempre più vicina ai cittadini grazie al Nose, acronimo di “Network for Odour Sensitivity“, progetto, presentato alla stampa questa mattina, che ha l’obiettivo di mappare i miasmi che si creano sul territorio tramite segnalazioni dei cittadini e così consentire all’Arta di intervenire sul fenomeno delle molestie olfattive.
“Con il Nose migliorerà il contesto ambientale sulla scorta di un principio che Arta ha fatto suo: utili alla gente – ha detto il direttore generale dell’Arta Maurizio Dionisio – Questo significa riuscire a risolvere i problemi che ogni giorno nella quotidianità gli abruzzesi hanno.
E uno dei problemi che più volte si è presentato è stato quello degli odori, o meglio delle puzze, dei miasmi di varia natura che infastidiscono la popolazione. Non avevamo fino ad oggi uno strumento tecnico e scientifico che ci aiutasse. Ora l’Arta si è dotata di questo sperimentale sistema che i tecnici del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di Arpa Sicilia e di Arta Abruzzo questa mattina hanno illustrato. Si tratta di una App che sarà a disposizione dei cittadini per la segnalazione puntuale di questo problema. Ricordo quanto accaduto, per esempio, a Carsoli (L’Aquila), con mesi di appostamenti per capire da dove arrivassero questi miasmi, ma poi anche altri casi in Abruzzo. Venivamo chiamati, ma non sempre la risposta tecnica poteva essere puntuale perché bastava una corrente di vento per allontanare il problema. Ecco quindi che con questo strumento oggi potremo essere efficaci”.
Paolo Bonasoni, project manager dell’App Nose (ci si può iscrivere da https://nose-cnr.artaabruzzo.it/ ), ha spiegato: “Abbiamo sviluppato un complesso tool modellistico per inserire nuove informazioni sulla diffusione di miasmi olfattivi che andrà ad integrare il tracciamento delle traiettorie percorse dalle sostanze odorigene”.
Le centraline di campionamento automatico saranno installate in zone da anni oggetto di segnalazione nelle province di Teramo e L’Aquila; successivamente, conclusa la fase sperimentale, il progetto sarà esteso alle province di Pescara, Chieti e alla zona di Vasto/San Salvo”.