Rendere più agevole l’accesso delle famiglie alle sezioni Primavera delle scuole dell’infanzia.
È questo uno degli obiettivi principali che s’intendono raggiungere con la convenzione che l’assessore all’Istruzione, Pietro Quaresimale, si accinge a sottoscrivere con l’Ufficio scolastico regionale per disciplinare l’accesso dei più piccoli alle sezioni Primavera degli asili nido, strutture alle quali possono iscriversi i piccoli dai 24 ai 36 mesi.
L’accordo Regione-Ufficio scolastico regionale si sottoscrive ogni anno, “ma quest’anno – annuncia l’assessore Quaresimale – c’è una grossa novità che interessa direttamente le famiglie. Abbiamo previsto per la prima volta una serie di attività, che saranno coordinate dalla Regione, per ridurre il peso economico e finanziario delle rette richieste per iscrivere i piccoli alle sezioni Primavera. È un impegno che avevo personalmente assunto quando è stato annunciato il piano nazionale educativo ed ora un articolo della convenzione prevede l’erogazione di somme agli Ambiti sociali distrettuali per ridurre il peso economico delle iscrizioni alle famiglie”.
Secondo quanto previsto, una parte delle risorse destinate alle sezioni Primavera, circa 270 mila euro, verrà girata dal ministero dell’Istruzione agli Ambiti sociali secondo un piano elaborato dalla Regione, nel quale verranno indicate le somme spettanti a ciascuna sezione Primavera e i criteri di assegnazione delle somme.
Gli Ambiti sociali distrettuali una volta ricevute le risorse dal Ministero provvederanno ad erogare, per il 50%, direttamente alla sezione Primavera le somme spettanti secondo il piano regionale. L’altra metà del finanziamento verrà erogata solo alle strutture educative che dimostreranno l’effettiva riduzione dell’importo delle rette a carico delle famiglie con reddito medio basso, in una misura corrispondente almeno alla metà dell’importo della retta corrisposta nel precedente anno scolastico.
“Come si vede – precisa Quaresimale – abbiamo realizzato un sistema che non ammette fraintendimenti e vira, decisamente, a vantaggio delle famiglie che in questo modo si vedono realmente ridurre le rette per i propri figli e dunque stimolati alla scelta della sezione Primavera, che permetterebbe loro di essere più autonomi nelle scelte personali di lavoro”.