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Coworking in Abruzzo, Regione verso riconoscimento

Non solo smart,fenomeno in espansione, almeno dieci spazi aperti

Non solo lavoro da remoto in un’ottica sempre crescente incoraggiata dalle circostanze del momento.

Non solo condivisione di spazi di lavoro e reti di connessione.

Quella del co-working, ossia l’ufficio condiviso è una realtà che si sta via via consolidando. Secondo l’osservatorio di E-work, Agenzia In Italia, entro il 2024, sarà scelto dal 38% dei lavoratori. Una soluzione alternativa all’ufficio tradizionale prediletta anche da start up e aziende piccole e medie, in quanto “al di là della condivisione degli spazi, si creino le condizioni per una contaminazione virtuosa di idee e progetti che possono arrivare a incidere in termini sensibili anche sull’occupazione”.

Lo sostengono i promotori tra pubblico e privato della prima Rete di coworking in Abruzzo.

In tal senso, si legge sull’Ansa, l’assessorato regionale al Sociale sta lavorando anche a un percorso per arrivare a un riconoscimento ufficiale dei coworking per definire – assieme a garanzie certificate sulle professionalità presenti in questo ambito – a specifici strumenti. Si pensa, ad esempio, a dei voucher “spendibili” e corsi informativi specifici, anche riconosciuti dalla Regione.

Iniziative analoghe sono oggetto di confronto anche per quello che concerne il lavoro da remoto, da casa o in rete (home o smart working). Dei 360 spazi di co-working esistenti nella Penisola, in Abruzzo ne sono stati aperti una decina. Il primo, Strange Office, è all’Aquila e lavora in stretto collegamento con il secondo WideOpen che, invece, si trova a Teramo. Proprio qui, a fine 2021, c’è stato un primo incontro volto ad esaminare le prospettive della Rete dei coworking.

Un confronto a cui hanno preso parte giovani professionisti protagonisti di esperienze coworking come Lorenzo Maria Isidori (L’Aquila che Rinasce), Cesare Di Flaviano (WideOpen) e Domenico Delli Compagni. Presenti, prosegue larticolo di Fabio Iuliano, anche il presidente della Fira (Finanziaria regionale abruzzese), Giacomo D’Ignazio, e il preside della Facoltà di Scienze della comunicazione – Christian Corsi.

Docente di Strategia aziendale e di Governance e comunicazione di impresa. Docente di Strategia aziendale e di Governance e comunicazione di impresa, Corsi è anche alla guida dello spin off universitario di progettazione europea Cisrem srl (Centro internazionale studi e ricerche Euro-Mediterranei) che di recente ha siglato un protocollo d’intesa con L’Aquila che rinasce per sviluppare progetti di coworking.

“Incentivare l’uso e la conoscenza di questi nuovi spazi professionali – ha detto in occasione dell’incontro teramano – faciliterà la nascita di nuove aziende che avranno la possibilità di sopperire a iniziali carenze di risorse e potranno entrare a contatto con un sistema di professionalità e valori che ne potenzieranno le capacità di partenza. Questa è la prima vera misura volta alla creazione di posti di lavoro e non a fare accanimento terapeutico verso mestieri e settori industriali moribondi”.

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