In data odierna le scriventi organizzazioni hanno tenuto presso la sede dell’Ordine dei Medici una Conferenza stampa sul tema salute e Sanità Pubblica della Provincia dell’Aquila. Tema già affrontato in tante comunicazioni, iniziative pubbliche ed in sedi istituzionali.
“Ad oggi – annunciano nella nota stampa divulgata a fine incontro – nessuna delle difficoltà che i cittadini e le cittadine, le lavoratrici ed i lavoratori vivono quotidianamente è stata affrontata e tanto meno risolta. Non abbiamo intenzione di far decantare o affievolire l’attenzione rispetto alla drammaticità della situazione che ogni giorno si arricchisce di nuove e non meno drammatiche novità. In definitiva il diritto alla prevenzione e la cura è sospeso o non fruibile per l’intero territorio provinciale“, avvertono. Si sono incontrate questa mattina in conferenza stampa le associazioni Cgil L’Aquila, Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, Sindacato Dei Medici Italiani, Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, 180 Amici L’Aquila, Unasam, Cittadinanzattiva L’Aquila, Tribunale per i diritti del malato Abruzzo, Anpi, Arci, Auser, Udu, Associazione Donatella Tellini-Centro Antiviolenza e Biblioteca delle Donne, Associazione Donne TerreMutate e Comitato promotore “Salviamo i Nuclei di Cure Primarie”.
“Per cercare ancora con mezzi democratici e istituzionali le soluzioni richieste abbiamo deciso di coinvolgere sua Eccellenza Cinzia Teresa Torraco, quale Prefetto della Provincia dell’Aquila, chiedendole, con la nota che vi alleghiamo, di favorire attraverso apposito confronto la soluzione delle tante drammatiche problematiche che da oramai troppo tempo denunciamo. Allo stesso tempo, con altra nota, chiediamo apposita convocazione della V° Commissione Regionale“, aggiungono.
“Continuiamo ad esplorare ogni percorso utile alla soluzione dei problemi oramai di pubblico dominio. Ci aspettiamo che il muro di gomma sino ad oggi respingente ed immutabile comprenda che non intendiamo arretrare di un solo passo. Lo dobbiamo alla nostra storia, alle comunità che rappresentiamo ed al valore del bene pubblico per il quale ci stiamo battendo, valore che appartiene alle cittadine ed ai cittadini, alle lavoratrici ed ai lavoratori, e non alla mega burocrazia che rappresenta l’attuale Direzione Strategica della ASL 1″.