“L’obiettivo del governo è quello di mettere a terra tutti quei finanziamenti che per lungaggini burocratiche, scelte diverse rispetto a quelle attuali impediscono di portare a termine il processo di ricostruzione, e lo splendido lavoro già messo in campo dall’Ater dell’Aquila, sul fronte importantissimo dell’edilizia residenziale pubblica”.
Lo ha detto Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alla Programmazione e al Coordinamento della politica economica, che oggi si è recato in visita nella sede dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica (Ater) della provincia dell’Aquila, accolto dal presidente, l’avvocato Isidoro Isidori. Presente all’incontro anche il sottosegretario di Stato Luigi D’Eramo, segretario regionale della Lega, il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Daniele Ferella, l’assessore comunale all’Urbanistica, Francesco De Santis.
Al centro dell’interlocuzione i fondi Cipess, gli ex Cipe, destinati in particolare alla ricostruzione dell’edilizia popolare nel capoluogo e nei comuni del cratere aquilano, calibrati su vecchi progetti nell’immediato post-sisma, ed oggi non più adeguati alla luce del sopravvenuto aggravio di costo per materiali e manodopera.
“La presenza del sottosegretario Morelli – ha affermato Isidori, prima della riunione tecnica – è importantissima e conferma quanto il governo abbia a cuore L’Aquila e l’Abruzzo. L’obiettivo comune è quello di far partire tutti i cantieri a cui manca solo la certezza economica”.
E ha spiegato ancor più nel dettaglio il presidente Isidori: “subito dopo il terremoto è stata attivata la macchina per coinvolgere il più alto numero possibile di tecnici per progettare le ristrutturazioni degli edifici danneggiati dal sisma, e queste progettazioni sono finite nel 2013. I fondi sono stati stanziati solo nel 2017. Ora dunque c’è un grosso problema da risolvere: quei fondi non sono più sufficienti, visti gli aumenti e anche le modifiche normative sopravvenute. Dunque l’Ater ha sviluppato una ipotesi di accordo per ottenere un addendum di fondi, ora nelle disponibilità del Provveditorato, che si occupa in parte anche di edifici di edilizia residenziale pubblica, per poi integrarli e completarli con lo strumento del superbonus. In questo modo potremo aprire molti altri cantieri, e in tempi stretti”.
Ha chiosato dunque il sottosegretario Morelli: “L’Aquila in ricostruzione è un orgoglio dell’Italia, troveremo la soluzione, a conferma di come resta alta, altissima da parte del governo l’attenzione per i territori colpiti dai terremoti, che non sono alla periferia dell’impero, ma il loro cuore”.