“Fermo restando il lavoro certosino e da parte degli inquirenti e della Procura, che si stanno dedicando a 360 gradi per cercare il colpevole o i colpevoli, come difensore e come persona offesa sto valutando di mettere questa promessa al pubblico, in gergo potremmo definirla ‘taglia’, da circa 20 mila euro”.
A parlare è l’avvocato Lucio Cotturone, vittima di un attentato incendiario nella notte tra il 22 e il 23 dicembre scorso. La sua auto, un’Audi A3, parcheggiata in via Fontanelle, nel centro storico di Celano, è stata data alle fiamme senza che nessuno, almeno ufficialmente, abbia visto nulla.
Il legale, dunque, ha presentato una denuncia nella locale caserma dei carabinieri, che hanno da subito avviato le indagini.
L’avvocato spiega che l’idea di questa “promessa al pubblico” si tratta di un modo “per coadiuvare il lavoro della Procura e non di ostacolarlo”.
La “taglia”, dunque, servirà come ricompensa per “chiunque porti a me o agli inquirenti notizie fondate e attendibili, che facciano risolvere il caso”.
Cotturone precisa poi che nei prossimi giorni si confronterà com il pool per capire come procedere: “Ove dovessi riscontrare una ragionevole opportunità, metterò questa ‘taglia’, perché non è possibile che nel centro di un piccolo comune accada una cosa del genere e non si scopra il responsabile, che tra l’altro potrebbe commettere altri atti di questo genere, su mandato o su sua spontanea volontà”.
“È fondamentale per la sicurezza del territorio individuare e contenere questa persona”, precisa.
L’avvocato si dice “profondamente indignato” per il gesto, ma anche per la non reazione da parte del titolare della pubblica sicurezza in città, il sindaco di celano Settimio Santilli: “Mi dispiace che ad oggi il primo cittadino non abbia speso una parola per me o per la mia famiglia e voglio ricordare anche è il responsabile della sicurezza in città. Lo invito a prendere posizione su questo atto terribile, possibile che nessuno dell’amministrazione comunale abbia avuto parole di vicinanza su una vicenda tanto assurda?”, chiede l’avvocato.
“Sono davvero indignato, è inaudito che il sindaco di una città, a un mese da fatti gravissimi, non abbia ancora preso una posizione e mostrato la propria solidarietà, questa non è retorica politica, ma se il primo cittadino non è in grado di garantire la sicurezza del centro storico che si dimetta”, conclude.