Prende forma il nuovo assetto societario dell’Avezzano Calcio, dopo il ritorno al timone del club di Gianni Paris. Il sodalizio biancoverde ha annunciato la nomina a vicepresidente di Giuseppe Ruggeri, giovane imprenditore avezzanese, Direttore Generale di Camera Service Group, società di noleggio service e produzione digitale che conta ben tre sedi in Italia (Milano, Roma e Bari). Ruggeri, inoltre, rivestirà anche il ruolo di Responsabile della Comunicazione.
«Domenica scorsa, nel match casalingo contro il Matelica, ero sugli spalti, in tribuna centrale- ha dichiarato il neo vicepresidente – Ho visto il Presidente Paris come sua consuetudine osservare la partita in piedi. Volto pensieroso, e un immagine che mi ha fatto riflettere. In quel preciso momento ho capito che dovevo fare qualcosa, forse era arrivato il momento di dare il mio supporto: e allora, nel viaggio di ritorno verso Milano, ho chiamato il Presidente Paris: “Se vuoi ti do una mano, riportiamo questo club dove merita di stare”».
Sul progetto futuro dei biancoverdi, Ruggeri ha già le idee chiare: «L’Avezzano Calcio merita palcoscenici importanti, è una piazza eccezionale, come dimostra la sua storia centenaria, la sua tifoseria e non per ultimo il suo stadio, una vera e propria bomboniera. Nella mia vita professionale ho avuto la fortuna di girare per le strutture di molti club di Serie A. Quello che mi ha impressionato particolarmente è il modello Juventus. Ho osservato con attenzione il loro modo di lavorare sotto tutti i punti di vista. Vorrei portare ad Avezzano un 10% della loro professionalità, partendo dalla comunicazione e dal marketing che è il fulcro per avvicinare a noi sponsor e imprenditori non solo locali ma anche marchi importanti nell’ambito nazionale. C’è bisogno di un’organizzazione precisa, curando ogni minimo dettaglio: l’immagine di un club é fondamentale, dobbiamo diventare ‘belli’ e forti agli occhi di tutti. È questo il mio obiettivo principale: portare in biancoverde tutte le mie conoscenze maturate in questi anni di duro lavoro».