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Avis di Avezzano, tanti a donare il sangue per l’emergenza terremoto

In seguito alla tragedia del terremoto, verificatosi nel Centro Italia, nella notte tra il 23 ed il 24 agosto, tante sono state, e sono ancora, le emergenze da gestire. Ad Amatrice, ad esempio, c’è stato il primo arresto per sciacallaggio; un 45enne, originario di Napoli, pluripregiudicato, ha tentato di introdursi in un’abitazione forzando la porta con un cacciavite. Visti i militari, l’uomo si è dato alla fuga, ma è stato subito bloccato dai carabinieri, che lo hanno arrestato.

Tutti si stanno muovendo per fronteggiare al meglio la drammatica situazione, cercando, con ogni mezzo, di rendersi utili. Ad Avezzano, Edmondo Basile, presidente dell’Avis, contattato telefonicamente, riferisce alla Redazione che l’associazione ha iniziato a sensibilizzare i suoi 1200 donatori, già dalla sera del 24 agosto, attraverso sms, invitandoli a recarsi, il prima possibile, presso il Centro Trasfusionale dell’Ospedale Civile di Avezzano, per la donazione di plasma e sangue. L’invio di questi messaggi sarà ripetuto tutte le sere, fino a sabato 27 agosto, proprio per stimolare le persone a compiere questo atto di solidarietà.WhatsApp Image 2016-08-26 at 09.13.55

«L’Avis di Avezzano insieme all’Avis provinciale- afferma Basile – si sta muovendo per raccogliere più sangue possibile, qualora i terremotatati  ne avessero bisogno, ed, in quel caso, saranno le ‘staffette’ – paramedici autorizzati al trasporto e consegna del sangue – a portarlo nei luoghi in cui è richiesto. L’affluenza di persone che stanno rispondendo all’invito di andare a donare è elevatissima, tant’è che una parte dei donatori, a volte, viene invitata a tornare il giorno dopo. Una volta prelevato il sangue ad un certo numero di persone, questo deve essere lavorato, quindi gli operatori devono avere il tempo di farlo, per cui nella mattinata è possibile permettere la donazione fino ad un certo numero di donatori».

«Coloro che non hanno mai donato il sangue – continua il presidente dell’Avis di Avezzano –  non possono contribuire a farlo in casi di emergenza come questa del terremoto nel Centro Italia, in quanto, la prima volta, al donatore viene chiesto di sottoporsi ad un screening di controllo, i cui risultati sono pronti solo dopo venti giorni. A gestire le emergenze, quindi, possono essere solo i donatori già attivi e schedati, per garantire sacchedi sangue idoneo alle trasfusioni».

Ammirevoli e da esempio sono i donatori dell’Avis di Avezzano, i quali stanno dimostrando grandissima solidarietà e voglia di dare un contributo forte nel bel mezzo di una catastrofe, contributo di grandissima utilità che si sta rivelando necessario.

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