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Ballottaggi: Centrodestra e Lega sconfitti

I due candidati sindaco espressione della Lega, l'imprenditore Tiziano Genovesi ad Avezzano e l'ex parlamentare Fabrizio Di Stefano a Chieti, hanno dovuto capitolare di fronte agli avversari

Il centrodestra esce sconfitto dalle due sfide elettorali più importanti in Abruzzo.

I due candidati sindaco espressione della Lega, l’imprenditore Tiziano Genovesi ad Avezzano e l’ex parlamentare Fabrizio Di Stefano a Chieti, hanno dovuto capitolare di fronte agli avversari.

E se a Chieti è andato in scena un eclatante ribaltone, totalmente inatteso, ad Avezzano era nell’aria, già a un’ora dall’inizio dello scrutinio del ballottaggio, la vittoria del candidato civico Giovanni Di Pangrazio, ex sindaco del centrosinistra, che in poco tempo ha staccato il candidato leghista, arrivando al 58.45% (contro il 41.55% del suo avversario).

Territori diversi ma per i quali si potrebbe scattare una fotografia politica simile, a tratti identica.

All’esito dei ballottaggi, infatti, ciò che emerge è che gli elettori hanno bocciato sonoramente il centrodestra, o meglio quel che ne resta.

Una sconfitta che oggi colpisce soprattutto il partito di Matteo Salvini, che ha espresso le due candidature, spaccando – secondo gli stessi alleati – la coalizione che ha voluto dire “no” a quella che è stata considerata dunque “una candidatura imposta”.

A Chieti a spaccare il fronte è stato l’assessore regionale di Forza Italia Mauro Febbo, che nel primo turno ha sostenuto il candidato civico Bruno Di Iorio in forte opposizione alla candidatura del leghista Di Stefano, al quale comunque ha dato appoggio nel secondo turno.

Ad Avezzano la coalizione di centrodestra, nel senso letterale del termine, non è mai esistita davvero in queste amministrative: Forza Italia ha preso le distanze dal candidato espressione del Carroccio per sostenere Anna Maria Taccone, che al primo turno ha ottenuto il 16.53% delle preferenze.

Nonostante diverse occasioni di dialogo tra la Lega e gli azzurri, non si è mai arrivati a una unione reale.

A certificare una profonda spaccatura, i continui mal di pancia interni al centrodestra, e in particolare tra il Carroccio e Forza Italia, le dichiarazioni al vetriolo proprio negli ultimi giorni di campagna elettorale, botta e risposta tra i big delle due forze, il senatore azzurro Nazario Pagano e il deputato leghista Luigi D’Eramo, e il fatto di non essere riusciti a chiudere alcun apparentamento tecnico.

Non solo.

L’ex candidata di Forza Italia alla carica di primo cittadino, che non ha mai dato indicazioni di voto al proprio elettorato, a poche ore dal silenzio elettorale e in risposta alle “lusinghe” della Lega, ha chiuso definitivamente la porta con un reboante “È un po’ tardi”, sottolineando che “I suoi attestati di stima recenti nei miei confronti sono solo strategia”.

Lo stesso segretario regionale della Lega, Luigi D’Eramo, ha ammesso che qualcosa non è andato all’interno del centrodestra.

“Bisogna capire bene cosa non ha funzionato”, ha detto a Info Media News, “Va ripensata la formula del centrodestra”.

Il riferimento, come prevedibile, è a Forza Italia, tacciata di “incoerenza” e rea secondo il deputato di aver “quotidianamente attaccato la Lega a tratti anche in maniera più violenta delle sinistre”.

Dunque per D’Eramo “oggi bisogna fare un discorso di chiarezza all’interno della coalizione perché questo danno che Forza Italia ha creato non può passare come un episodio sporadico e non politico”.

Il colpo di grazia, in ogni caso, è arrivato dagli altri due ex candidati sindaco, il civico Mario Babbo (21.24% al primo turno) e l’ex esponente di Fratelli d’Italia Antonio Del Boccio (6.27% al primo turno), entrambi hanno scelto di appoggiare Di Pangrazio dopo aver raggiunto un accordo politico – e non quindi un apparentamento tecnico – portando voti al nuovo sindaco.

L’endorsement di Babbo e Del Boccio ha quindi contribuito alla vittoria di Di Pangrazio, che ora potrà contare su una “super-maggioranza” in Consiglio comunale.

Diverse le reazioni.

Oggi i cittadini avezzanesi mettono un freno ai parolai e a chi fa costantemente false promesse di buona amministrazione”, ha sottolineato il coordinatore provinciale di Italia Viva, Paolo Romano.

“Oggi da Chieti ed Avezzano inizia la grande retrocessione del centrodestra abruzzese, Lega e Fratelli d’Italia in testa, che si attestano sempre più come partiti di propaganda e sempre meno come partiti di buon governo”, ha aggiunto.

Infine, potrebbe verificarsi un “effetto boomerang” in Regione, tanto che le opposizioni hanno già puntato il dito contro il governatore Marco Marsilio, considerato tra i responsabili della spaccatura in seno allo stesso centrodestra.

“Avviso di sfratto a Marsilio. Immagino oggi lui sia a Roma. Fa bene perché è lì che lo rimanderemo – ha scritto in una nota Camillo D’Alessandro, deputato di Italia Viva – Il metodo Marsilio viene sonoramente bocciato. Hanno potuto nascondere un romano dietro le bandiere dei partiti in regione ma l’inganno a livello comunale non riesce. Perde Marsilio e la Lega. Sono i grandi sconfitti, tanto a Chieti quanto ad Avezzano. Ora avanti nelle amministrative di maggio, con la stessa umiltà e determinazione”.

“Un risultato straordinario che ci riempie di gioia, responsabilità e fiducia – ha scritto in una nota Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale del Pd – Un grandissimo Diego Ferrara a Chieti e il mio amico Gianni Di Pangrazio ad Avezzano schiantano al ballottaggio una destra arrogante e punita severamente per l’incapacità amministrativa dimostrata in questi anni”.

“La sconfitta della destra in Abruzzo porta i nomi dei neo sindaci Diego Ferrara e Gianni Di Pangrazio, che a Chieti e Avezzano rappresentano la vittoria delle città e di due persone per bene con un progetto concreto e attuabile di cambiamento, l’odio e i toni forti usati dalla Lega per conquistare i municipi abruzzesi non hanno funzionato”, hanno commentato il segretario regionale Pd Michele Fina e del capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.

Ne esce dunque soddisfatto anche il Pd, nonostante il provvedimento di sospensione dal Partito emesso come appreso per l’ex presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, “reo” di aver svolto attività politica contro il suo stesso partito – Il Pd infatti aveva scelto di sostenere Babbo al primo turno – a favore del fratello Gianni.

Intanto, al netto di analisi, note e commenti da parte di tutte le parti in campo, prosegue ad Avezzano la grande festa iniziata oggi pomeriggio nel comitato elettorale di Di Pangrazio, poi in Comune, per la vittoria del nuovo primo cittadino.

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