“Un bilancio con risorse ridotte per 50 milioni con tagli alla romana in tutti i settori e tutti a carico degli abruzzesi”. Non usano mezzi termini i partiti del centrosinistra abruzzese, riuniti questo mattina all’Emiciclo, a margine dell’approvazione del bilancio regionale.
“Un documento che si presenta illegittimo già prima di essere approvato e di cui abbiamo già da tempo denunciato i vizi essenziali”, sentenziano i gruppi Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e il Gruppo misto.
Il parere del Collegio dei revisori arrivato nella giornata di ieri “non solo ci dà ragione – continuano – ma va ben oltre”.
Tra i tagli, 12,5 milioni nel sociale (“incide su interventi per la disabilità, per i soggetti a rischio esclusione sociale e per gli anziani”), 8 milioni all’istruzione (soprattutto Università) e al trasporto pubblico locale, oltre ad altre sottrazioni nei settori agricoltura, Protezione Civile e Cultura.
“Sulla sanità – prosegue l’opposizione – oltre alla mancanza di gestione dell’emergenza finita sulle cronache nazionale e alla carenza dei vaccini antinfluenzali chi governa non fa programmazione, tutti gli atti sono ancora firma della Giunta precedente, piano sanitario e rete ospedaliere 2019/21 ad inizio 2021 non esiste ancora”.
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