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Bilancio, Fedele: “Marsilio turista-opinionista, zero contenuti”

Consigliere regionale Giorgio Fedele (M5S) a margine della seduta di Consiglio per l'approvazione del Bilancio: "Siamo ostaggio della propaganda di questa maggioranza"

Siamo ostaggio della litigiosità e della propaganda di questa maggioranza”.

È il commento del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Giorgio Fedele, a margine della seduta di Consiglio regionale, ancora in corso, nella lunga maratona per l’approvazione del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2021-2023.

Secondo quanto emerge dagli ambienti politici regionali, l’ok potrebbe arrivare in giornata, in tarda serata o questa notte.

“Un bilancio che assolutamente non ci piace”, spiega il consigliere regionale a Info Media News.

Peseranno sulla manovra da 4,8 miliardi i mancati incassi di tasse e bollo auto per l’emergenza sanitaria in corso per oltre 70 milioni di euro. Nelle ultime settimane hanno tenuto banco i debiti attuali delle aziende sanitarie locali, ma l’assessore regionale al ramo Guido Liris ha voluto precisare che “non sono debiti reali”.

Intanto prosegue lo scontro tra i gruppi di opposizione e la maggioranza, che dopo qualche spaccatura interna negli ultimi mesi ha deciso di siglare una “pace armata” proprio in previsione dell’approvazione del Bilancio.

“Un bilancio che denota una grave carenza dal punto di vista dei contenuti e della conoscenza dei territori, inoltre, manca una prospettiva. È proprio l’approccio forse l’aspetto più grave che fa il paio con l’attività, la presenza e l’essenza di un presidente di regione da alcuni definito etereo, io l’ho chiamato il ‘presidente dell’etere’ perché in questi mesi gravissimi, in cui ci si aspetta che la più alta carica regionale svolga anche un ruolo di rassicurazione verso la popolazione, è stato ovunque a fare l’opinionista, ma non l’ho più visto in Commissione o in Consiglio”, aggiunge.

“Quelle poche volte, va e viene e non si è mai riusciti ad avere una interlocuzione con lui”, prosegue il consigliere, che nel suo intervento in Aula ha sottolineato proprio l’assenza – in quel momento – del governatore Marco Marsilio.

“La prima volta che sono riuscito ad avere una interlocuzione con lui l’ho invitato – era all’inizio della seconda ondata a novembre – a visitare i reparti Covid di tutta la provincia, saremmo andati insieme ad ascoltare gli operatori e a guardare le condizioni dei nostri ospedali. Non l’ho più visto”, sottolinea Fedele.

“Noi non abbiamo un presidente – tuona – noi abbiamo un ‘turista istituzionale’, venuto da Roma a fare il turista per scoprire le bellezze dell’Abruzzo, ma non è venuto a governare”.

“Per come la interpreto io, la politica è assunzione di responsabilità e mai come oggi abbiamo la necessità di mantenere la schiena dritta, il taglio lineare è di certo opposto a questa visione. Non tutte le spese possono essere messe sullo stesso piano. Oggi, anche in prospettiva del post-covid e per bloccare un’emorragia altrimenti inevitabile, bisogna prendere delle decisioni, sicuramente sofferte, ma su una scala di priorità”, spiega ancora.

“I tagli lineari danno l’immagine di chi è Marsilio: una persona che delega alle strutture, va viene e fa propaganda”, conclude il consigliere.

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