Circa 600 bambini, nel pieno dell’emergenza Covid e della seconda ondata, sono rimasti senza pediatra.
È successo a L’Aquila, a tutti i piccoli pazienti della pediatra Caterina Albano.
La dottoressa, oggi in pensione, in una nota spiega: “Sono molto addolorata per la situazione drammatica che stanno vivendo i miei pazienti, senza assistenza in un momento così difficile”.
“Purtroppo la mia pensione non è stata una scelta ma è legata al mio stato di salute. Sono immunodoepressa ed ho una patologia polmonare che mi ha portato ad una invalidità ed inabilità assoluta e permanente al lavoro”, aggiunge.
“In questo anno ho avuto più volte crisi respiratorie con difficoltà a lavorare compreso un ricovero ospedaliero, ma ho tenuto duro per i miei bambini”, sottolinea.
“Purtroppo dopo l’estate sono peggiorata e per me non è stato più possibile continuare il mio lavoro e ho fatto domanda di pensione per malattia in un momento in cui ancora non cominciava seconda ondata del Covid. Ho comunicato alla ASL che sarei andata in pensione il primo novembre e mi hanno assicurato che il 2 novembre avrebbero assegnato i miei pazienti ai colleghi del territorio per non farli rimanere senza assistenza”, prosegue la Albano.
“Mi dispiace che questo non sia stato ancora attuato. Spero che la ASL provveda rapidamente a dar loro assistenza – conclude – Sono solidale e dalla parte dei miei pazienti e continuo, nonostante in pensione, ad essere a loro disposizione telefonicamente come lo sono stata in tutta la vita lavorativa di pediatra”.