La Guardia di Finanza, Compagnia di Avezzano ha eseguito, questa mattina stessa, un altro blitz nei locali dello Stabilimento della Santa Croce di Camillo Colella, sito a Canistro, dove si imbottigliava inizialmente l’acqua attraverso lo sfruttamento della foce Sant’Antonio Sponga, ora in concessione ancora temporanea alla Norda. Il blitz, condotto dalle Fiamme Gialle nell’azienda del patron molisano, ha portato al sequestro immediato dell’attività produttiva e al correlato sequestro delle bottiglie, derivanti dall’emungimento e dall’imbottigliamento della Fonte Fiuggino. Il sequestro è di portata nazionale.
La produzione nello Stabilimento canistraro di Colella era ripartita, con successivo imbottigliamento dell’acqua sorgiva del Fiuggino, appunto, nel mese di febbraio scorso. Oggi, 17 settembre 2018, le Fiamme Gialle hanno apposto ‘i sigilli’ alla ‘macchina’ tornata in funzione. Il blitz è avvenuto questa mattina, ma di Camillo Colella non c’era traccia all’interno del famoso stabilimento, i finanzieri hanno trovato solo gli operai. Questa attività, nella realtà della cronaca e dei fatti, segue, a distanza di qualche mese, il blitz che avvenne nel mese di maggio scorso, il tutto ricondotto, quindi, ad un’indagine che si sta portando avanti da parte della Guardia di Finanza. Durante l’operazione di maggio, la Guardia Di Finanza prelevò anche dei campioni di acqua imbottigliata. Il blitz avvenne il 17 di maggio; gli uomini della Guardia di Finanza di Avezzano eseguirono il controllo, allora, assieme ad alcuni tecnici del Consorzio Acquedottistico Marsicano (per i prelievi dell’acqua imbottigliata) e al geometra del Comune.
Il motivo del sequestro va a ricondursi ad una riscontrata grave difformità tra valori effettivi chimico-fisici e quelli dichiarati sulle etichette delle bottiglie vendute, con acqua della sorgente del Fiuggino, sempre ricadente sul territorio di Canistro. Il reato ipotizzato è quello di frode in commercio, in base all’articolo 515 del c.p.
Il sequestro dell’attività si è reso necessario solo per tutta la produzione della Santa Croce, derivante dalla fonte del Fiuggino. Le altre fonti a disposizione del patron Camillo Colella non sono toccate dal provvedimento, per ora. Il sequestro ha già fatto fermare tutta la produzione all’interno dello Stabilimento.
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