La Stazione Ornitologica Abruzzese plaude alla decisione della Corte Costituzionale che ha bocciato sonoramente la legge regionale con cui l’anno scorso aveva tagliato pesantemente il Parco Regionale Sirente-Velino.
Dichiara Massimo Pellegrini, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese “Siamo felici per aver contribuito a ristabilire l’ordine delle priorità: la tutela della biodiversità viene prima di piccoli interessi locali, a partire da quelli dei cacciatori. L’esistenza di un patrimonio di interesse europeo e la necessità di gestirlo in maniera adeguata dovrebbe essere considerata un onore da parte della Regione e non un peso. Ovviamente bisogna investire nella tutela in termini di risorse intellettuali e materiali invece che cercare scorciatoie come quella di un taglio all’area protetta”.
Dichiara Augusto De Sanctis, consigliere della Stazione Ornitologica Abruzzese “Abbiamo lanciato il primo allarme circa le conseguenze sulla biodiversità del taglio che si stava prospettando producendo una cartina inequivocabile sulle aree che la regione voleva escludere. Poi avevamo avvisato più volte la Regione dell’inopportunità di procedere a questo sconsiderato taglio del parco spiegando dettagliatamente le ragioni dal punto di vista naturalistico. Nei territori che la regione ha poi escluso e che oggi tornano protetti nidificano o si alimentano specie rarissime protette a livello comunitario, dal Gufo reale all’Aquila reale, dall’Orso bruno alla Coturnice, dal Falco Pellegrino al Gracchio corallino. Questi territori sono stati riaperti alla caccia e ad altre attività impattanti che invece sono vietate dentro un’area protetta. Fortunatamente migliaia di ettari di natura sono di nuovo tutelati. Oggi è una buona giornata per la Natura abruzzese”.