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Bollo auto, Minoranze: “Procedure assurde, a che gioco si gioca?”

"I cittadini sono esasperati. Le procedure scelte per pagare il bollo auto del 2009, solo in modalità telematiche, appaiono davvero troppo complesse".

Ci stanno arrivando numerose telefonate di cittadine e cittadini, non solo anziani, sconcertati dalle procedure scelte per pagare il bollo auto 2009, scontato per legge vigente al 40% e senza oneri aggiuntivi. Sono persone ormai esasperate, perché si sentono prese in giro dalla Regione ed hanno ragione. Abbiamo atteso per mesi una decisione, arrivata però l’ultimo giorno utile e con un iter assurdo. Le procedure scelte, solo in modalità telematiche, appaiono davvero troppo complesse per una cosa tanto semplice, pagare un bollo auto, ma solo il dovuto previsto dalla legge”.

Lo affermano in una nota stampa le consigliere ed i consiglieri di minoranza Stefania Pezzopane, Enrico Verini, Paolo Romano, Stefano Albano, Gianni Padovani, Elia Serpetti, Simona Giannangeli, Emanuela Iorio, Lorenzo Rotellini, Massimo Scimia, Stefano Palumbo, Alessandro Tomassoni del Comune dell’Aquila.

Proprio loro continuano: “Molti non sanno come fare, non hanno dimestichezza con le procedure scelte per risolvere una grave ingiustizia perpetrata dalla regione ai danni dei cittadini e delle cittadine del cratere 2009. Insomma la verità è che la vicenda bollo auto è stata affrontata tardi e male dalla Regione a guida Marsilio. Ma è possibile che pagare il bollo normalmente è tanto facile e lo si può fare in più modalità ed invece per ottenere lo sconto previsto da una legge nazionale, conquistata dalla mobilitazione di migliaia di persone nel 2009, la destra non è stata in grado di prevedere una modalità semplice, rapida ed efficace? Non a caso avevamo per tempo voluto un dibattito in consiglio comunale con un ordine del giorno delle minoranze che indicava la necessità di risolvere una volta per tutte il problema. Ma la regione non ha saputo fare, ha partorito tardivamente il solito topolino. Procedure complesse che servono solo a scoraggiare i cittadini, forse per indurli alla rinuncia. Una ingiustizia dietro l’altra. Chiediamo al sindaco di spendere un po’ del suo tempo – tra una festa ed un’altra – per i cittadini e pretenda un’applicazione della legge rispettosa delle persone, anche facendo cambiare modalità così inaccessibili.”

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