Certamente «non è stata una scelta felice da parte degli organizzatori», si ammetta quindi «che è stato un errore» ed «il ruolo delle donne è ben altro», tuttavia «trovo pretestuosi gli attacchi di alcune forze politiche al sottoscritto, che non ha avuto alcun ruolo nell’organizzazione dell’evento»: così il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, replica alle critiche (scoppiate anche in consiglio comunale a Bologna) nate da una foto di un convegno in Abruzzo che mostra i relatori, tra cui anche lo stesso numero uno della giunta di Viale Aldo Moro, parlare sotto ombrelli tenuti da donne.
«Alla tavola rotonda – ha dichiarato Bonaccini – cui ho partecipato sabato mattina a Sulmona, cominciata peraltro in ritardo, sono rimasto soltanto poche decine di minuti, come hanno potuto vedere tutti i presenti, perchè una volta intervenuto, tra i primi relatori, sono immediatamente ripartito per Modena, per poter essere sul posto, vicino agli organizzatori del concerto di Vasco Rossi, un evento di portata straordinaria. Quando è cominciata la tavola rotonda – ha spiegato – non c’era alcuna ragazza sul palco: sono salite poco dopo, quando ha cominciato a piovere. Certamente non è stata una scelta felice da parte degli organizzatori e quell’immagine parla da sola. Si ammetta quindi che è stato un errore: il ruolo delle donne è ben altro, è fondamentale in ogni campo della vita, e ciò non può mai essere messo in discussione».
Bonaccini ha quindi definito ‘pretestuosi’ gli attacchi ricevuti da alcune forze politiche: «penso di aver dimostrato alla guida della Regione Emilia Romagna – ha sottolineato il governatore – che è nella pratica quotidiana e nelle scelte concrete di governo che si misura il tasso di sensibilità sul tema dei diritti delle donne e sulla parità di genere. Vorrei ricordare che in Emilia Romagna – ha continuato Bonaccini – c’è il più alto tasso d’occupazione femminile d’Italia, anche grazie ad un sistema di welfare che vede la più alta disponibilità di posti negli asili nidi e che continuiamo a rafforzare e allargare, per renderlo ancor più inclusivo. Prima Regione in Italia, abbiamo approvato il piano regionale contro le discriminazioni di genere – ha detto ancora il numero uno della giunta – in attuazione della Legge regionale quadro sulla parità, e, per la prima volta, la Regione è guidata da una giunta formata per il 50 per cento da donne: 5 assessore su 10 componenti». Quindi «se qualcuno vuole attaccarmi su questi temi – ha concluso Bonaccini – dovrebbe almeno trovare argomenti un po’ più solidi».
Fonte: AGI
Fonte foto: Osservatorio Socialis