Sono partiti a fine febbraio i pagamenti delle prime tranche di contributo in favore degli imprenditori che hanno fatto richiesta del “Bonus Ristorazione”. Delle circa 40mila domande pervenute, 12.700 hanno già ricevuto il 90% del contributo atteso e riceveranno, dopo aver fornito la documentazione prevista dalla normativa, il restante 10% entro la fine del mese di marzo, che porterà a 87 milioni di euro la somma complessiva delle erogazioni.
Ad annunciarlo è il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli in risposta al question time, tenutosi a Montecitorio, dei deputati Pasquale Maglione e Giuseppe L’Abbate (M5S). Molte domande presentate, tuttavia, risultano parziali o incomplete e hanno richiesto una necessaria integrazione documentale: il pagamento del contributo, in questo caso, sarà possibile solo a seguito dell’avvenuta regolarizzazione delle domande da parte dei richiedenti.
“Ringraziamo il ministro Patuanelli per la particolare attenzione che sta già riponendo verso la fase attuativa di una misura, concepita in autonomia da chi l’ha preceduto, che ha purtroppo evidenziato criticità e apprezziamo il lavoro di accelerazione dei pagamenti promessi da mesi, anche alla luce delle misure restrittive imposte al settore Horeca che hanno avuto e continuano tuttora ad avere immediate ripercussioni su tutta la filiera agroalimentare – dichiarano i deputati Pasquale Maglione e Giuseppe L’Abbate (M5S) – Visto il tiraggio della norma per cui è prevista una spesa che si aggira sui 350 milioni di euro a fronte dei 600 milioni stanziati inizialmente con il Dl Agosto nonché le complicazioni che l’attuazione della norma ha, purtroppo, portato con sé, invitiamo il ministro a valutare di utilizzare i fondi residui per linee di intervento dedicate a quelle filiere agroalimentari in maggior difficoltà a causa della pandemia. L’obiettivo da raggiungere – concludono i deputati 5 Stelle della Commissione Agricoltura della Camera – è quello di fornire gli strumenti necessari a garantire una prospettiva futura, di rilancio economico e produttivo che possa mettere nelle condizioni le imprese di tornare a fare valore aggiunto, ovvero ricchezza e posti di lavoro”.
Il Fondo per la filiera della ristorazione, istituito con il Decreto Agosto, prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto, sino a 10.000 euro per ciascun richiedente, destinato alle imprese del settore della ristorazione (agriturismi inclusi) per l’acquisto di prodotti vitivinicoli, delle filiere agricole e alimentari, valorizzando in particolare la materia prima del territorio. Con il decreto interministeriale del 27 ottobre scorso, sono stati disciplinati criteri e modalità di gestione: con una convenzione tra Mipaaf e Poste Italiane è stata affidata a quest’ultima l’acquisizione delle domande, l’effettuazione dei controlli concernenti l’ammissibilità nonché l’erogazione dei pagamenti dei contributi.