A giugno il settore del turismo prevede un boom di nuove assunzioni: 164.490, cioè un aumento di circa 7mila unità rispetto all’anno precedente. Nuove assunzioni che nel trimestre estivo arriveranno a oltre 350.000. Ma solo il 9% delle nuove posizioni sarà a tempo indeterminato.
Il settore traina le nuove assunzioni anche in Abruzzo dove ne sono previste oltre 14mila solo a giugno e oltre 32mila in totale per l’intero periodo estivo, fino ad agosto.
Il 76,5% dei nuovi ingressi riguarda proprio il settore dei servizi, seguito al 22,8 dall’industria.
Un trend che segue il resto del Paese. Il centro studi di Fipe-Confcommercio, la federazione italiana Pubblici Esercizi, rende noto che più del 75% di queste assunzioni, pari a 124.460 posizioni a giugno, riguardano i servizi di ristorazione. Questo dato include l’avvio di imprese stagionali per l’intensificazione dell’attività dovuta all’afflusso turistico.
L’analisi condotta dal sistema informativo Excelsior Unioncamere-Anpal non si limita al solo mese di giugno, ma proietta lo sguardo sull’intero trimestre giugno-agosto, durante il quale si prevede un totale di 353.000 nuove assunzioni. La maggior parte di queste saranno contratti a tempo determinato, rappresentando il 77% dei casi, mentre il 9% sarà a tempo indeterminato.
Le restanti posizioni saranno occupate da apprendisti e attraverso altre forme contrattuali.
Per la ristorazione sono i camerieri le figure professionali più ricercate, con oltre 64.000 opportunità di lavoro nel solo mese di giugno. Questo numero è destinato a salire a 144.000 unità nel trimestre giugno-agosto. Seguono i cuochi, con 24.000 assunzioni previste, e i baristi, che avranno oltre 19.000 posti da coprire.
A livello locale, le province di Roma, Rimini e Bolzano si distinguono per la maggiore domanda di lavoro nel settore turistico. Roma, con il 4,2% delle assunzioni, detiene il primato grazie alle dimensioni del suo mercato, mentre Rimini e Bolzano, posizionate al secondo e terzo posto, beneficiano della forte specializzazione turistica dei loro territori.
Tuttavia, persiste la sfida nel reclutamento del personale, con il 50% dei casi che segnalano difficoltà a causa della mancanza di candidati adatti.