INFO MEDIA NEWS
Attualità NEWS SLIDE TV

Cervi, “Provvedimenti sui cinghiali, economia rischia di scomparire”

Coldiretti Abruzzo interviene sulla querelle nata intorno alla delibera regionale sull'abbattimento di un numero limitato di cervi. L'associazione di categoria: "Dobbiamo considerare l'aspetto sociale ed economico e non solo quello ambientalista".

“Oggi più che mai, anche sulla scorta di quanto accaduto trenta anni fa con i cinghiali, dobbiamo riflettere sulla straordinarietà ed eccezionalità del numero di animali selvatici che vivono nella nostra regione. Non possiamo limitarci ad una riflessione esclusivamente ambientalista ma dobbiamo considerare l’aspetto sociale, economico e soprattutto ciò che la storia di questa regione ci insegna”.

Lo dice Coldiretti Abruzzo intervenendo sulla querelle nata intorno alla delibera regionale sull’abbattimento dei cervi che causano danni, disagi e pericolo ad automobilisti e agricoltori. ‘Nessuno vuole estinguere alcuna delle tipologie di animali selvatici ma è sotto gli occhi di tutti quanto sia venuto meno il giusto equilibrio tra l’uomo, l’agricoltore e la presenza dei selvatici, esattamente come è successo trenta anni a partire con gli ungulati – dice Pietropaolo Martinelli presidente Coldiretti Abruzzo – Per questa ragione, vediamo favorevolmente quanto proposto dalla regione e chiediamo un ulteriore passo in avanti, che si concretizzi cioè il piano straordinario di abbattimento dei troppi cinghiali. Ci sorprende che, tra coloro che dovrebbero tutelare l’agricoltura e l’allevamento, per proteggere i cervi dimentiche che gli agricoltori sono esempio virtuoso ma fragile di una economia che rischia veramente di scomparire con danni economici e sociali altissimi. Il tema non è di parte, tantomeno di parte politica – conclude Martinelli – ricordiamo inoltre che il controllo faunistico di questa specie è già previsto da molti anni in molte Regioni italiane e che, come per gli ungulati, la situazione potrebbe addirittura peggiorare. E’ necessario risolvere il problema di tutta la fauna selvatica a partire dalla specie più temuta, i cinghiali, su cui ricordiamo alla Regione Abruzzo che siamo in attesa e fiduciosi che gli impegni vengano rispettati entro settembre”.

Altre notizie che potrebbero interessarti

Ovindoli: amministrazione contro abbandono rifiuti

Incivili deturpano i prati
Redazione IMN

Conte annuncia il “Piano Rilancio Italia”

Dalla rete nazionale unica in fibra ottica al potenziamento del trasporto ferroviario
Redazione IMN

Massa D’Albe: “8 a 3? Ma di quali numeri parla il sindaco Blasetti?”

Rispondono Marco e Gianluca Di Pangrazio
Alessia Centi Pizzutilli