“Da oggi sono 120 giorni, ovvero quattro mesi entro i quali il ‘mostro’ urbanistico del Ferro di Cavallo verrà giù. Lo avevamo promesso due anni fa circa, i cittadini non ci credevano dopo aver atteso per anni invano, oggi vedranno cadere mattone dopo mattone un fortino della criminalità“.
Lo hanno detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri e l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco nel corso della conferenza stampa odierna convocata per ufficializzare l’apertura del cantiere per la demolizione del Ferro di Cavallo nel rione Villa del Fuoco e la firma dei contratti. Presenti le massime autorità con il Governatore Marco Marsilio, il sindaco di Pescara Carlo Masci, il Presidente dell’Ater Mario Lattanzio, stazione appaltante, il Direttore Gianni D’Addazio, l’onorevole Guerino Testa, l’assessore regionale Nicoletta Verì, i consiglieri regionali Luca De Renzis e Vincenzo D’Incecco, il vicepresidente del consiglio comunale Berardino Fiorilli, gli assessori comunali Eugenio Seccia e Alfredo Cremonese, i consiglieri comunali Alessio Di Pasquale, Ivo Petrelli, Sabatino Andreelli, Maria Luigia Montopolino, Andrea Salvati, Salvatore Di Pino, Massimo Pastore e Zaira Zamparelli.
“Il cantiere si allestirà in pochi giorni- proseguono – opera dell’impresa Gentile Ambiente che si è aggiudicata l’appalto dell’Ater da 1milione 214mila 41 euro di fondi regionali, che abbiamo salvato quando si rischiava di perderli, abbiamo salvaguardato le 78 famiglie perbene che abitavano nella struttura e alle quali abbiamo già riassegnato alloggi risanati, stiamo dando un esempio straordinario di operatività e di rispetto delle regole. Frutto della grande collaborazione tra Regione, Comune e Ater che oggi remano nella stessa direzione”.
“La demolizione che parte oggi – ha ricordato il Presidente Sospiri – è l’atto finale di un’attività lunga e difficile che ci ha visti impegnati per mesi, un’attività di progettazione, di studio del quartiere al fine di individuare la soluzione migliore che garantisse non solo la riqualificazione edilizia, urbanistica e sociale, ma soprattutto la vivibilità. Soprattutto portiamo a compimento un’operazione iniziata 25 anni fa quando l’assessore Lucio Candeloro per primo ebbe la lungimiranza di progettare tale intervento, convinto, e aveva ragione, che per risanare una periferia nata male non basta spalmare soldi per ristrutturare le case, ma occorre il coraggio di abbattere, di aprire spazi, di rendere permeabile il quartiere, e di ricostruire bene”.
“E infatti in quello che oggi è lo spazio centrale del Ferro di Cavallo realizzeremo una straordinaria piazza di aggregazione che, con il benestare del Consiglio comunale, dedicheremo e intitoleremo proprio a Lucio Candeloro. Oggi parte ufficialmente l’abbattimento del Ferro di Cavallo – hanno ribadito il Presidente Sospiri e l’assessore Del Trecco –, in via Tavo 15. Nei mesi scorsi l’Ater ha portato avanti un impegno enorme ristrutturando ben 100 appartamenti dislocati su tutta la città, e 78 di quelle case sono state riassegnate alle famiglie perbene del Ferro di Cavallo che ne avevano diritto, altre 30 famiglie che pure vivevano nel complesso senza diritto, e che usavano gli appartamenti anche per loschi traffici, tenendo in ostaggio tutti gli altri cittadini, sono state sfrattate, mandate via, e di fatto togliendo il ‘branco’ quelle stesse famiglie sono state indebolite e lo abbiamo visto nell’ultima operazione dei Carabinieri e delle Forze dell’Ordine”.
“Al posto del Ferro di Cavallo, a destra e sinistra, verranno realizzati due nuovi edifici di minori dimensioni, per 56 appartamenti in tutto e al centro la piazza e i servizi, e ovviamente il nostro impegno istituzionale sarà quello di rendere attraente l’area innanzitutto portandoci servizi utili al cittadino, a partire dalla nuova sede dell’Ater che potrà così vendere l’immobile di via Genova e reinvestire quei fondi sulle proprie case. E poi immaginiamo alloggi per i Carabinieri che a due passi hanno anche una Caserma, o un Presidio fisso della Polizia municipale, ma ora abbiamo un margine di tempo per studiare, anche in questo caso, la soluzione più adeguata”.
“Complessivamente – concludono – il progetto, oggi in fase di definizione, per le nuove realizzazioni richiederà un investimento pari a circa 5-6 milioni di euro. Di fatto se pensiamo oltre alla demolizione del Ferro di Cavallo, anche all’abbattimento dei palazzi pericolanti di via Lago di Borgiano e al completamento della strada pendolo, finalmente sta tornando la bellezza anche sulla parte ovest della città, per la quale stiamo lavorando anche per la definizione del caso dei Palazzi Cleric”.
Subito dopo Ater e impresa hanno stipulato il contratto.