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Cantieri dell’Immaginario: il bilancio del sindaco Biondi

Il festival, nelle edizioni curate da questa amministrazione comunale, è andato progressivamente crescendo insieme alla rifioritura della città

La sacralità e l’imponenza della basilica di San Bernardino è come se sorvegliasse l’ingresso del teatro estivo.

Teatro impreziosito dalla fuga, dal palcoscenico verso la facciata di Cola dell’Amatrice: come un fondale, infatti, la massima espressione dell’architettura rinascimentale abruzzese, contribuisce alla magia delle serate aquilane, inaugurate dal successo dell’edizione 2021 dei Cantieri dell’Immaginario.

L’orchestrazione classica, il teatro di prosa e di figura, i concerti di musica leggera, la stand up comedy, il blues, la letteratura in scena, sono solo alcuni dei tanti momenti che hanno composto il ricco cartellone che ha potuto contare sulla riconfermata direzione artistica del Maestro Leonardo De Amicis, sull’organizzazione del Teatro Stabile d’Abruzzo e sull’impegno della struttura comunale.

Con i suoi 8300 spettatori L’Aquila ha accolto novità emergenti come Coma_Cose e Michela Giraud, ha celebrato i grandi ritorni come Elio e Ugo Pagliai, è tornata a scrivere la storia del teatro con il debutto nazionale di Clitemnestra, messa in scena dal bellissimo testo di Luciano Violante, per la regia di Giuseppe Dipasquale e la intensa interpretazione di Viola Graziosi.

Un palcoscenico, quello della scalinata di San Bernardino, che ha raccolto apprezzamenti del pubblico ma anche dei tanti artisti lo hanno animato dal 7 luglio, con un crescendo di presenze costante, culminate con le 880 del concerto di Samuele Bersani.

Il festival, nelle edizioni curate da questa amministrazione comunale, è andato progressivamente crescendo insieme alla rifioritura della città, caratterizzata da un tessuto urbano in continuo mutamento per l’avanzare della ricostruzione.

Anno dopo anno la rassegna è cresciuta, diventando ogni volta più coinvolgente della precedente con un progressivo arricchimento di proposte artistiche che hanno consacrato l’appuntamento appena concluso come quello della definitiva rinascita, intensamente appagante, sorprendente e accattivante. E di questo ringrazio il direttore artistico, le istituzioni Fus e le realtà culturali di base.

I Cantieri dell’Immaginario sono il presente di una città dove il fermento culturale è parte fondante della propria identità. Perché L’Aquila non solo è arte nelle sue varie declinazioni, ma è anche sapere, conoscenza, ricerca, crocevia di eccellenze scientifiche internazionali, nonché centro multiculturale e laboratorio di idee e progetti.

È proprio la consapevolezza della forza rigeneratrice della cultura che ci ha portato a candidarci a capitale italiana della cultura 2022, come a contribuire alla sinergia istituzionale con l’Università, il Gran Sasso Science Institute, l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio, il MAXXI.

Questo e molto altro, ha ridato valore e prestigio all’Aquila come capoluogo di regione, all’Aquila come modello di rinascita a livello nazionale come città del possibile, dove la cultura è crescita, sviluppo, storia, anima della comunità.

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