A Capistrello, a partire da oggi, è vietato l’utilizzo dell’acqua per scopi umani su tutto il territorio comunale. Questo l’urgente e inappellabile verdetto del primo cittadino, Franco Ciciotti, a seguito della comunicazione ricevuta dalla Asl 1 questa mattina stessa. Il sindaco, immediatamente, viste le carte, ha provveduto, attraverso tutti i canali a sua disposizione, a informare la cittadinanza, emanando un’ordinanza specifica.
Sono in corso, attualmente, le verifiche da parte del Consorzio Acquedottistico Marsicano per accertare i punti in cui effettivamente si registrano valori dell’acqua potabile non conformi alla legge, scongiurando o confermando, in questo modo, l’ipotesi di un presunto inquinamento. L’acqua riporta, comunque, in base alle analisi effettuate, valori non conformi alle norme attuali per il suo uso potabile.
L’ordinanza vale per tutto il territorio comunale: provvedimento dichiaratamente esteso, questo, a scopo unicamente precauzionale, in quanto, stando alle parole stesse del primo cittadino, «il fenomeno sembra essere circoscritto ad alcune fontane del territorio, oggetto, nei giorni scorsi, di prelievi da parte dell’Arta. I prelievi sono stati effettuati dalla Asl tramite l’Arta il giorno 12 settembre». La Asl, infatti, in data odierna, ha comunicato che solo determinate fontane pubbliche, specificatamente quelle collocate nelle zone di via Filettino, Piazza Centrale, località Santa Barbara e via Roma – in aggiunta, tra l’altro, al serbatoio Giberghe ricadente nel territorio del Comune di Capistrello – non hanno acqua potabile e quindi utilizzabile per scopi umani.
L’ipotesi di inquinamento, però, deve essere accertata. I valori registrati, infatti, sono appena superiori ai limiti consentiti dalla legge.