Riportiamo di seguito la lettera scritta dallo stesso ex Presidente del Consiglio con le motivazioni che lo hanno portato a questa decisione:
«Il giorno 18/03/2017, ho rassegnato le dimissioni da Presidente del Consiglio e da Consigliere. Il termine “dimissioni” ha un’eccezione propria negativa immediatamente riconducibile ad azioni quali: disimpegno, rinuncia, abbandono. Una sua altra interpretazione è però possibile se la si analizza in modo approfondito tenendo conto delle motivazioni che l’hanno prodotta. Ecco allora che l’atto, meditato e sofferto, diventa ALTO e può essere affiliato a voci quali: coraggio, rispetto, sacrificio, esempio. Quali ripercussioni nella maggioranza? Nessuna. L’immediata surroga ristabilirà gli equilibri e per l’Amministrazione, con la quale ho condiviso programma, progetti e scelte, arriverà a breve la stagione del raccolto, frutto dell’intensiva semina operata in questi 22 mesi. Scuse? Certamente si. A quanti mi hanno espresso la loro preferenza, agli amici, ai tanti che mi hanno dimostrato vicinanza, spesso con gli occhi lucidi, in questi giorni per me così difficili, alla mia splendida famiglia, nel senso allargato del termine, che mi ha sempre sostenuto ed incoraggiato.
Quali motivazioni per una scelta così definitiva? Quelle che ho espresse a tutti i Consiglieri con una missiva di cui riporto alcuni stralci: «Gli interventi “spregiudicati” di questi giorni, in Consiglio Comunale ed all’esterno, assumono un’importanza notevole e destabilizzatrice negli animi di chi vede offese le istituzioni e con esse, le norme regolamentari, morali e giuridiche che regolano la nostra vita, di amministratori e di cittadini. I comportamenti avuti sono frutto di cosciente volontà a superare il limite che l’etica impone e sono in contrasto con la morale corrente e con la normale dialettica politica…» «E’ STRATEGIA !!!!» viene detto. No, per me non è così.
Esiste una differenza tra il bene ed il male, il giusto e l’ingiusto, ciò che è lecito e ciò che non lo è, ciò che è tollerato e ciò che è proibito, ciò che è opportuno e ciò che non lo è, ciò che è consentito e ciò che non lo è. Di queste diversità, se ne deve comprendere il significato, sentirne la differenza e conoscerne l’opposizione che vi è tra di esse per vederne la portata… …E’ evidente inoltre che in Consiglio Comunale, alla base dei contrasti è rilevabile sempre una esasperazione dei rispettivi poteri, di gestione della maggioranza e di controllo della minoranza, aggravata da dissidi personali che finiscono con il prendere il sopravvento sugli obiettivi della gestione e del controllo che devono tendere, ovviamente, al bene della collettività.
Atteggiamenti ispirati alla completa chiusura verso le esigenze della minoranza ovvero diretti esclusivamente a denigrare l’operato della maggioranza, modificano negativamente la valenza dei rispettivi ruoli di governo e di controllo e ledono il principio della pari dignità di tutti i Consiglieri… ….Un’opinione diversa dovrebbe essere vissuta come un’opportunità di confronto e non come un fastidio. L’interlocutore, sia esso Sindaco, Assessore o Consigliere, di maggioranza o di minoranza, dovrebbe essere considerato per l’Istituzione che rappresenta e non come un avversario da delegittimare…
…Queste considerazioni mi hanno portato ad una profonda riflessione circa la sussistenza delle condizioni necessarie a garantire l’esercizio della funzione, poiché come Presidente del Consiglio Comunale, mi preme tutelare la dignità e l’autorevolezza del ruolo che rappresento… …A seguito di un’analisi serena e attenta, con senso di responsabilità e di profondo rispetto nei confronti delle Istituzioni, rassegno le mie dimissioni da Presidente del Consiglio nonché da Consigliere Comunale… La riflessione è stata intima e sofferta ma coerente con i miei principi. Sono orgoglioso di aver ricoperto questo incarico e di essermi impegnato, nei limiti delle mie possibilità e capacità, nel dare il mio contributo a questa fondamentale Istituzione e ringrazio quanti lo hanno reso possibile. Certo che chi mi sostituirà sarà assolutamente all’altezza del ruolo, auguro a tutti un fruttuoso lavoro».
Capistrello 20/03/2017 Francesco Bisegna