La situazione alla Casa Reclusione di Sulmona è davvero seria e desta preoccupanti criticità, visti i numeri di positivi accertati negli ultimi giorni. Il bollettino sale amaramente a 66 detenuti, di cui 2 ospedalizzati, e 10 Agenti di Polizia Penitenziaria.
A dare notizia sono Francesco MARRELLI Segretario Generale Camera del Lavoro CGIL L’Aquila, Anthony PASQUALONE e Giuseppe MEROLA della FP CGIL che esprimono gratitudine per la consueta vicinanza e sensibilità posta in essere dal Vice Capo DAP, il magistrato Roberto Tartaglia, come già avvenuto anche in diverse situazioni precarie verificatosi in altri Istituti.
In più occasioni avevamo già evidenziato le difficoltà che si stavano riscontrando nel penitenziario peligno, agli albori dei primi contagi accertati – tuonano i sindacalisti – tenendo anche conto di altri casi nel distretto abruzzese, come all’Aquila dove si registrarono più di 10 poliziotti penitenziari positivi al COVID, e qualche detenuto in altre realtà, ma l’Assessore Regionale alla Salute ebbe a dichiarare, in data 18 novembre scorso, cosi come appreso dai mezzi di informazione, che le misure messe in atto su disposizione del referente regionale per l’emergenza Albani, si sono dimostrate efficaci per contenere e limitare la diffusione del COVID all’interno delle carceri del distretto – senza tener conto di quanto realmente accade e del rischio biologico che operatori e detenuti stanno correndo, chiosano i sindacalisti, nonostante gli sforzi che l’Amministrazione Penitenziaria sta facendo negli ultimi tempi –
Non intendiamo incalzare né allarmismi né polemiche politiche, in questo momento storico così delicato per tutte e tutti, bensì ci preme meramente avviare la massima collaborazione per fronteggiare l’emergenza nell’interesse collettivo, oltre ad esprimere la nostra profonda solidarietà a tutto il personale che, in queste ore, sta operando con spirito di sacrificio – continuano MARRELLI, PASQUALONE e MEROLA –
Nelle ore scorse, visti gli affanni gestionali ed organizzativi che si stanno presentando, è stato assegnato provvisoriamente un contingente di poliziotti penitenziari, come supporto nei compiti istituzionali, e auspichiamo che, quanto prima, vengano rinforzati anche gli organici dei sanitari e riqualificati alcuni reparti (infermeria e reparto “gialli”) per allocare i detenuti positivi, oltre ad attenuare l’attuale capienza della popolazione detenuta – concludono –