Si sono riuniti ieri a Pescara congiuntamente i direttivi di Upi e Anci Abruzzo per affrontare due tematiche importanti: la prima legata alle funzioni sulle aste fluviali e la seconda sul rincaro dell’energia.
Il Presidente Angelo Caruso ha illustrato il quadro generale della normativa sulle aste fluviali, intervenuta in oltre un secolo per poi prospettare, ad esito di una complessa disamina della disciplina, l’attuale quadro delle competenze in capo a Province, Regione e Comuni e ciò per effetto dei trasferimenti ai sensi della norma Delrio.
Dalla ricognizione, in sintesi, è emerso che allo stato attuale sono già in capo alla Regione la stragrande maggioranza dei corsi d’acqua (fiumi e torrenti) residuando alle Province quelli non ricompresi nei Comuni montani.
Il Presidente Caruso al termine della discussione ha consegnato ai membri dei direttivi una nota esplicativa di quanto esposto sul tema, invitando le amministrazioni coinvolte (Comuni e Province) ad esaminarne il relativo contenuto e qualora confermato il responso, ad adottare un provvedimento finalizzato alla fissazione di un termine alla Regione per definire la sorte delle aste fluviali rimaste in sospeso.
La seconda parte dell’assemblea plenaria è stata dedicata alla ricognizione del fabbisogno energetico degli Enti Locali, per il quale il Presidente Anci Abruzzo Gianguido d’Alberto ha evidenziato i limiti di spesa dei bilanci comunali e provinciali, che difficilmente potranno sopportare i vertiginosi aumenti e che comporterebbero un esborso di 1 miliardo e 400 milioni di euro di cui necessariamente il Governo dovrà farsi carico.
L’assemblea ha infine valutato l’opportunità di elaborare un testo da trasmettere ai Comuni per offrire indicazioni univoche finalizzate al risparmio energetico.