Riparte la “guerra al carovita” con iniziative simboliche che da oggi si estenderanno in molte piazze italiane per protestare contro il vertiginoso aumento del gas e dell’elettricità. La notizia è stata riportata dall’Ansa.
In questi giorni, è tornata in auge la protesta del falò simbolico, dove bruciare le bollette. Già sabato a Bologna nella centralissima via Ugo Bassi, a due passi dalle Due Torri, si è svolta una iniziativa organizzata dalla campagna ‘Noi Non Paghiamo Emilia-Romagna’, promossa da gruppi di lavoratori per protestare contro i rialzi “che non possiamo permetterci di pagare – hanno denunciato i manifestanti – e non le pagheremo”.
Ha preso forma così a Torino, in corso Regina Margherita, la mobilitazione proclamata a livello nazionale dall’Usb per protestare contro il caro bollette.
Vi hanno partecipato anche a rappresentanti di Cambiare rotta – Organizzazione giovanile comunista, Potere al popolo e Comitato teleriscaldati della città metropolitana. “La situazione – ha detto Enzo Miccoli di Usb Torino – è grave. La salita dei prezzi è determinata dalla scelta dei governi di restare su posizioni imperialiste e dalla vergognosa speculazione portata avanti dalle imprese. L’energia deve essere pubblica: è l’unico modo per avere un tetto ai prezzi”. Lo ‘store’ ha calato le saracinesche prima dell’arrivo dei manifestanti.