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Celano piange la scomparsa dell’onorevole Cantelmi

Il sindaco Santilli: "Uomo di grande intelligenza, lavorò tanto per Celano e per la Marsica. Indimenticabile il suo impegno per i contadini del Fucino con la lotta per la riforma agraria".

Celano dice addio ad una figura di spicco, che tanto ha fatto per la sua città e per la Marsica intera: uomo di profonda cultura e intelligenza. Addio all’Onorevole Giancarlo Cantelmi.

L’illustre avvocato è morto oggi all’età di 97 anni, da tempo soffriva di qualche problema di salute. A ricordarlo è il sindaco Settimio Santilli, sui suoi social: “Ha fatto la storia politica di Celano e non solo, avendo rivestito sia la carica di Sindaco che di onorevole, intraprendendo battaglie storiche e restando aderente alle sue ideologie. L’ho ascoltato sempre con molta attenzione ed interesse, seguendone anche i saggi consigli e l’ho invitato sempre negli incontri pubblici, soprattutto coi giovani”.

Memoria storica delle lotte che sono partite da Celano e delle vittorie marsicane, divenne anche sindaco della sua città, guidandola amministrativamente in anni complessi e delicati. Continua il sindaco: “Nella vita, è riuscito a risollevarsi socialmente ed economicamente con molto coraggio, sacrificio ed umiltà. E’ una figura di spessore che mancherà alla nostra città e a tutto il nostro territorio. Alla famiglia Cantelmi, le più sentite condoglianze dalla città di Celano”.

Indimenticabile, infine, il suo impegno per l’intera comunità, una delle battaglie più vissute fu proprio della relativa alla Lotta per il riscatto morale dei contadini del Fucino che ottennero nel 1951 la Riforma Agraria.

Per la giornata di domani, è stato proclamato il lutto cittadino.

IL CORDOGLIO DEL MONDO DELLA POLITICA LOCALE, REGIONALE E NAZIONALE:

Il cordoglio del PD: “Esprimiamo a nome personale e dell’intera comunità del Partito Democratico profondo cordoglio per la scomparsa dell’Onorevole Giancarlo Cantelmi. Vogliamo ricordare la grande passione politica ed ideale di un uomo delle Istituzioni che con coerenza ha dedicato la propria vita alla difesa dei più deboli. Un vero protagonista della storia del nostro territorio e della politica locale e nazionale; capace con le proprie battaglie, di riscattare e dare voce alle persone più umili. Un militante e un dirigente di partito di rara capacità, valori ideali e concretezza, perdiamo un vero punto di riferimento. Alla famiglia giungano le più sentite condoglianze”. Lo dichiarano in una nota Daniele Marinelli, Francesco Piacente ed Ermanno Natalini rispettivamente segretari Pd regionale, provinciale e cittadino di Celano.

Il senatore del PD Fina ricorda Cantelmi: “Non è più con noi Giancarlo Cantelmi, un uomo che ha fatto letteralmente la storia del suo, del nostro territorio, l’ultimo di una generazione politica gloriosa, una figura che è stata anche per me un riferimento, come per tanti della nostra comunità politica. Personalità di spicco del Partito Comunista, Cantelmi ha potuto sempre raccontare in prima persona, avendole vissute, fasi decisive della nostra storia, le lotte del Fucino, che videro anche l’episodio tragico dell’eccidio di Celano, in cui rischiò la vita. Perché Cantelmi fu per molto tempo minacciato e perseguitato per l’importanza che rivestiva nella lotta politica. In questo senso, come in ultimo ha ricordato Costantino Felice nel suo libro ‘Una storia esemplare. Fucino: bonifica, riforma agraria, distretto agroindustriale’, Cantelmi contribuì a fare davvero la rivoluzione, cambiando profondamente la storia. Per questo era forse la persona che più di tutti poteva testimoniare la ricchezza e l’importanza, anche nel quadro nazionale, delle lotte politiche e sindacali delle lavoratrici e dei lavoratori del Fucino. Da sindaco di Celano e da deputato ha saputo interpretare al meglio le esigenze della comunità. Con lui ho avuto la fortuna di dialogare molte volte, fin dai primi anni del mio impegno: aveva a cuore il partito politico e l’autorevolezza delle istituzioni. È stato un esempio di dirittura e fermezza. Voglio abbracciare i cari amici Carlo e Graziella e tutti i suoi familiari”.

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