Due fratelli, entrambi residenti a Celano, di 27 e 23 anni rispettivamente, sono stati rinviati a giudizio, perché coinvolti in una lite familiare, sfociata in una aggressione.
Per i due giovani l’accusa è quella di lesioni gravissime in danno agli zii. Gli imputati sono difesi dall’avvocato Domenico Quadrato, le parti civili, invece, dai legali Luca e Pasquale Motta. Il Pubblico ministero titolare del fascicolo è Maurizio Maria Cerrato, della Procura di Avezzano.
I FATTI – I fatti contestati risalgono all’estate del 2018. Al centro della lite familiare ci sarebbe la proprietà di una porzione di terreno sulla quale, secondo i due imputati, vi è un “possesso esclusivo” da parte del padre dei due.
L’area, da quanto emerso però, sarebbe in uso anche allo zio, che rivendica, quindi, lo stesso possesso. Questa la miccia che ha infiammato, in quell’estate, una cruda discussione in famiglia.
Secondo le tesi dell’accusa, i fratelli, per far valere i propri diritti, avrebbero iniziato a perpetrare atti di violenza e minacce nei confronti dei familiari. Più precisamente, il 23enne – stando sempre all’accusa – avrebbe scardinato addirittura con un trattore il cancello posto proprio a confine dell’area contesa, mentre il 27enne avrebbe preso a calci e pugni lo zio e sua moglie in un altro episodio avvenuto e oggetto di indagine.
Uno dei fratelli, inoltre, in un’altra occasione, sarebbe arrivato a sfondare il cancello con l’automobile, investendo lo zio. I due fratelli di Celano dovranno presentarsi, dunque, davanti al giudice del Tribunale Paolo Lepidi, il 20 settembre prossimo.