Celano, dopo l’inchiesta giudiziaria ora spunta un buco nelle casse comunali di 400 mila euro. A denunciarlo è l’opposizione del Comune celanese, che segnala anche una condanna da 2 milioni di euro riguardante il lodo Italgas.
A fine mese è prevista la seduta per l’approvazione del bilancio di previsione ma i conti sembrano non tornare, stando alle parole dei consiglieri di minoranza.
“Secondo una verifica attenta effettuata dal commissario prefettizio – affermano i consiglieri comunali del gruppo “Per Celano” Gesualdo Ranalletta, Calvino Cotturone e Angela Marcanio – mancano all’appello circa 400 mila euro. Un ammanco derivante da una errata analisi fatta dall’amministrazione comunale sul pagamento Tari”.
“Secondo il Commissario infatti lo sconto proposto ai cosiddetti buoni pagatori non ha nessun appiglio giuridico pertanto occorre ora reperire altrove questa somma oppure provvedere a caricare i cittadini di una Tari aumentata”.
“Questa considerazione – sottolineano i consiglieri di minoranza – è stata comunicata in tutta trasparenza nella riunione dei capigruppo ai quali è stata sottoposta anche una ipotesi apparentemente risolutiva dai rappresentanti della maggioranza e cioè quella di far fronte a tale somma con i soldi messi da parte per fronteggiare il pagamento scaturito dal Lodo Italgas che lo scorso novembre ha visto il Comune di Celano soccombente per ben 2 milioni di euro, con carattere di esecutività. Una ipotesi improbabile”, accusano dall’opposizione, “che abbiamo respinto decisamente ritenendo questa una somma che se richiesta entro l’anno metterebbe il Comune in gravi difficoltà finanziarie. Occorre trovare altre soluzioni prima di dover caricare sui cittadini l’intero importo mancante”, questa la conclusione.