Quando il sipario si chiude su uno spettacolo preparato per tanto tempo e che ha richiesto cura, attenzione e passione, il sentimento che subito si affaccia prepotentemente sull’animo è la nostalgia, quella sensazione che ci rende stranieri nel luogo in cui viviamo e che ci fa provare dolore per un posto che sentiamo nostro, ma che abbiamo lasciato e percepiamo lontano e ormai perduto. Ed è questo che tutta la comunità scolastica del Liceo Scientifico “Vitruvio” di Avezzano prova in questo momento, dopo che si è chiusa la XX edizione della Settimana della cultura scientifica e tecnologica dal titolo “Antropocene”.
Restano, però, come ricordi indelebili e quasi tatuaggi nel cuore, i sorrisi degli alunni che sono diventati protagonisti della didattica, gli abbracci veri, la soddisfazione per un risultato che, fatto in squadra, risulta più bello e più vero, le lacrime di coloro che frequentano il 5° anno e che sanno che è l’ultima settimana scientifica, la meraviglia di chi sta al 1° e non sapeva bene cosa aspettarsi, ma che ora già pensa alla prossima, l’orgoglio dei docenti che hanno indirizzato, suggerito, organizzato e che poi hanno visto i loro studenti diventare autonomi e più consapevoli delle loro capacità e potenzialità. Sì, perché la settimana scientifica non è solo scienza, ma anche ricerca di sé stessi, è mettersi in gioco, uscire dalla propria confort zone, scoprire le proprie ali per spiegarle e volare nei cieli del sapere.
E che dire dell’entusiasmo dei tanti visitatori, dei bambini della scuola dell’infanzia, della primaria, delle secondarie di primo e secondo grado, dei genitori “vitruviani”, degli ex alunni, o semplicemente dei curiosi attratti dal clima festoso che promanava da ogni dove del Liceo avezzanese? Stupore, gioia, emozione e commozione, queste le emozioni che si snodavano nei corridoi e avvolgevano e coinvolgevano chiunque entrasse, rappresentanti delle istituzioni compresi, dal Vescovo dei Marsi, Mons. Giovanni Massaro, al Sindaco di Avezzano, dott. Giovanni Di Pancrazio, a Gianluca Alfonsi esponente della Provincia.
Ognuno dei circa 5000 visitatori, distribuiti nei tre giorni, tra mattina e pomeriggio, ha potuto toccare con mano una scuola che, oltre ad insegnare le discipline, investe sulla persona, valorizzando ognuna nella sua unicità; una scuola che “orienta”, nel senso etimologico del termine, riconduce all’origine per far sorgere in ogni alunno la consapevolezza del suo valore e del suo posto nel mondo.
L’evento è stato possibile grazie alla sinergia di tutte le componenti della comunità scolastica, dalla Dirigente, prof.ssa Nicolina Tania Ulisse, che ha visitato i laboratori e ha manifestato tutta la sua soddisfazione per quanto realizzato, al comitato organizzatore, al personale ATA – collaboratori scolastici e personale di segreteria- ai professori, al Comune di Avezzano, ai partners ISWEB, Tekneko, UNIVAQ e, a loro, il vero cuore pulsante della scuola, gli alunni.
Questo il bilancio, questa la nostalgia, questa l’attesa per il prossimo anno.
Ad maiora, Vitruviani!