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Ciclismo, esclusione Nippo-Fantini-De Rosa dal Giro: «Così non va bene, il presidente Di Rocco lo sa»

Il presidente dell’Unione Ciclistica “Fernando Perna”, Renato Ricci, in una nota, esprime contrarietà per l’esclusione dal Giro della Nippo-Fantini. «Sono sorpreso e amareggiato – si legge nella lettera aperta di Renato Ricci – per il mancato invito al Giro d’Italia del Centenario della squadra Nippo-Vini Fantini-De Rosa. Un sodalizio, sostenuto da sponsor abruzzesi, che si è sempre contraddistinto per etica e soprattutto per aver sviluppato negli anni un progetto trasparente. Ho sempre creduto che il ciclismo fosse uno sport diverso e costruito con ingredienti originali. Ciò premesso, come imprenditore, ho sempre investito nel ciclismo, perché, al di là di qualche neo, rimane la disciplina più bella, affascinante e democratica al mondo: accoglie sempre tutti, dal bambino all’anziano. Il ciclismo, poi, per conformazione fisica, è uno sport inesperto a celebrare distinzioni. Non vorrei pensare, invece – sottolinea Ricci – che l’esclusione del team di Valentino Sciotti dal Giro d’Italia, questa volta, sia il frutto di originali distinzioni. Dispiace constatare che la Federazione Ciclistica Italiana, e saluto con affetto la rielezione del presidente Renato Di Rocco, sia accondiscendente a logiche commerciali che deturpano la base e spogliano il territorio. Il movimento ciclistico abruzzese è stato lasciato in abbandono e neppure la Federazione Ciclistica Italiana, o lo stesso presidente Di Rocco, è stata capace di informare ufficialmente l’U.C. ‘Fernando Perna’ per la mancata assegnazione del campionato italiano (sorvoliamo sulle procedure di un bando pubblico che prevede un iter certo e definito a chi partecipa). Perché è stata scelta la RCS Sport rispetto all’UC ‘Fernando Perna’? Ad oggi nessuno, con un comunicato ufficiale, è stato capace di spiegarcelo. Una riflessione, prima di concludere – si legge infine nella lettera – la voglio fare a voce alta: con il tempo c’è il rischio concreto che il ciclismo di base possa sparire. L’Abruzzo, in questo momento di forte difficoltà, ha bisogno di essere aiutato. Ma purtroppo logiche commerciali avallate da chi avrebbe dovuto difenderci, ancora una volta, hanno purtroppo prevalso. E così non va bene. Il presidente Di Rocco lo sa».

 

 

Fonte AGI

Foto di http://www.valagro.com

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