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Coldiretti: “Continuamo a seminare per il futuro”

Ad Avezzano i quattro punti per l’agroalimentare abruzzese

COMUNICATO STAMPA

 

Salvaguardia del made in Italy attraverso la promozione dell’alimentazione naturale, tutela della risorsa acqua e delle filiere “fragili” e snellimento delle procedure dei bandi comunitari. Sono alcune delle proposte emerse nell’incontro “Continuiamo a seminare per il futuro” che, promosso da Coldiretti Abruzzo, si è svolto oggi pomeriggio nel Castello Orsini di Avezzano.

 

 

Obiettivo dell’evento: illustrare il “Documento Politico sul cibo e sull’agroalimentare abruzzese” ai candidati alla presidenza della Regione Abruzzo in vista delle elezioni del 10 marzo. Affollatissima la sala del castello, con forze dell’ordine, sindaci e amministratori, politici e istituzioni, centinaia di agricoltori e dirigenti Coldiretti, oltre al ministro all’Agricoltura e alla sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, al sottosegretario di stato al ministero dell’agricoltura Luigi D’Eramo, al presidente della giunta regionale (nonché candidato del centrodestra) Marco Marsilio, all’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente. Presente anche il vicepresidente nazionale di Coldiretti David Granieri. Un momento di confronto sul futuro dell’agricoltura regionale a cui seguirà il secondo evento con il candidato del centrosinistra Luciano D’Amico.

Ad aprire il convegno, moderato dal direttore regionale di Coldiretti Roberto Rampazzo, il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio seguito dal presidente di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli che ha illustrato i quattro punti che costituiscono il Documento politico (ai quali corrispondono dodici proposte concrete):

1.    Semplificazione amministrativa e sburocratizzazione.

 

2.    Potenziamento dell’economia agricola attraverso la valorizzazione della multifunzionalità, la tutela dei territori e delle produzioni agroalimentari di eccellenza, l’incentivazione e il supporto dell’imprenditoria giovanile e femminile oltre che delle imprese tradizionali.

 

3.    Corretta gestione dell’ambiente e del territorio attraverso il potenziamento delle infrastrutture idriche e idrauliche, la tutela della risorsa acqua e l’utilizzo di energie alternative nel rispetto del consumo del suolo ad uso agricolo.

 

4.    Tutela del made in Italy attraverso la lotta al cibo sintetico e la valorizzazione della filiera agricola abruzzese con particolare riferimento alle produzioni di qualità (vino, olio, ortaggi, latte e carne) anche in considerazione della crisi economica, degli elevati costi di gestione e dei cambiamenti climatici che caratterizzano l’era contemporanea.

“I temi che sono al centro del documento sono i punti nevralgici dell’agricoltura del futuro – ha detto il presidente di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli – nonostante il difficile momento storico, bisogna imprimere al settore la giusta spinta e rafforzare gli strumenti a disposizione attraverso una normativa e una progettualità adeguate al contesto economico e sociale. Ecco perché il nostro documento ha uno spirito programmatico, propositivo e lungimirante e elenca proposte concrete”. Da qui, l’elenco delle proposte sulle varie sfaccettature di un settore in difficoltà ma con potenzialità straordinarie e riconosciute. Coldiretti chiede la semplificazione delle procedure amministrative con particolare riferimento ai bandi comunitari, la gestione efficiente della risorsa “acqua” attraverso il buon funzionamento dei consorzi di bonifica e il potenziamento delle strutture idriche nel rispetto ambientale (piano laghetti), il sostegno alle filiere locali che vivono un momento di “fragilità”, la promozione di una “diffusa cultura del cibo” – in linea con la legge recentemente approvata a livello nazionale contro il cibo sintetico –  attraverso la valorizzazione delle filiere locali nonché il potenziamento delle fattorie didattiche, delle aziende di eccellenza e dei mercati a filiera corta. Una serie di proposte che, in occasione dell’incontro, sono state condivise e sottoscritte da Marco Marsilio, che ha ribadito “la necessità di potenziare il lavoro fatto per il settore agricolo con nuovi investimenti” e ha confermato l’arrivo dei fondi (90 milioni di euro) per l’impianto irriguo del Fucino che contribuirà ad alzare il livello qualitativo di produzione con ritorno di salubrità ed immagine per l’intero settore agricolo abruzzese.

 

Dal canto suo, il vicepresidente di Coldiretti David Granieri ha ricordato il lavoro di Coldiretti nella lotta al cibo sintetico anche attraverso una petizione nazionale di 2milioni di firme, argomento su cui il ministro Lollobrigida ha rimarcato l’impegno del governo nazionale anche in sede europea per il contrasto al cibo sintetico “che non costituisce un’alternativa sostenibile alla produzione primaria basata sugli allevamenti” e la recentissima approvazione del decreto per il riconoscimento dello stato di calamità naturale legato alla peronospora.

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