Flash mob con tanto di bandiere sventolanti gialle di Coldiretti Abruzzo, stamattina, di fronte alla sede del Consiglio regionale. Maxi manifestazione contro l’aumento spropositato della popolazione dei cinghiali, che arrecano e hanno sempre arrecato ingenti danni alle campagne e agli agricoltori.
Serve una marcia in più a livello legislativo. La maxi manifestazione di questa mattina è stata di levatura nazionale, con un fash mob di piazza anche a Roma. In Abruzzo esiste e resiste un “esercito” di 100 mila esemplari.
Quello che chiede l’Associazione di categoria? Questi sono i punti salienti:
1) gli agricoltori possono avanzare richiesta di intervento per la caccia e procedere direttamente in quanto muniti di apposita licenza;
2) l’attività di coordinamento delle azioni di contenimento e prelievo devono spettare alla polizia municipale e provinciale;
3) gli agricoltori devono essere coadiuvati dalle stesse forze dell’ordine, da guardie venatorie volontarie ma possano delegare le attività a cacciatori abilitati iscritti all’apposito registro regionale;
4) il calendario venatorio deve essere allargato fino a comprendere i mesi che vanno da settembre a gennaio;
5) la regia complessiva di tali azioni di contenimento e prelievo deve essere affidata al prefetto in quanto “competente per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza”.