Nei prossimi mesi è lecito attendersi una “diminuzione del 20% degli investimenti sugli ortaggi a foglia“.
A lanciare l’allarme è Fabrizio Lobene, presidente Confagricoltura L’Aquila in merito a una situazione che potrebbe provocare una diminuzione sensibile degli investimenti sul territorio agricolo, in particolare nell’area del Fucino.
Allo stato attuale, le aziende fanno i conti con siccità, caro energia e materie prime. Una situazione peggiorata ulteriormente con l’aggravamento della crisi russo-ucraina e le conseguenti ripercussioni nel sistema economico.
Condizioni, comunque, a cui il governo sta cercando di far fronte attraverso le misure introdotte dal Decreto legge Ucraina bis in favore del settore agricolo: accise ridotte, credito d’imposta per le spese energetiche, possibilità di rinegoziare a allungare fino a 25 anni i mutui con garanzie specifiche e altri 35 milioni al Fondo per lo sviluppo.
Per le imprese agricole è previsto uno contributo ad hoc, sotto forma di credito d’imposta, per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola pari al 20% delle spese sostenute nel primo trimestre di quest’anno.
Secondo Lobene, tuttavia, i pericoli permangono per gli ortaggi a foglia, tra cui lattughe, radicchio (verde e rosso), rucola, valeriana, cicoria che necessitano di procedure di irrigazione continua.
“Non si apprezzano tuttavia al momento – valuta – dei cambiamenti significativi nel prezzo di patate e carote”, le colture simbolo della zona del Fucino, “proprio a causa dei procedimenti differenti di irrigazione”.