“L’aumento della TARI disposto nell’ultimo Consiglio Comunale – con voto contrario dei Consiglieri di opposizione – ha giustamente accentrato l’attenzione degli organi di informazione per l’impatto che avrà sulle finanze dei cittadini.
L’importanza del tema però, non può far passare sotto silenzio altre circostanze, altrettanto importanti, che sono emerse nel corso dei lavori Consiliari”.
Così in una nota i consiglieri di minoranza Mario Babbo, Iride Cosimati, Tiziano Genovesi, Stefano Lanciotti, Alfredo Mascigrande, Lorenza Panei e Goffredo Taddei.
“Con l’approvazione del Consuntivo 2022 il sindaco e la sua maggioranza hanno sostanzialmente ammesso di essere inadeguati ed incapaci ad amministrare la città – proseguono – a porre in essere una parvenza di pianificazione e di programmazione che sia idonea non diciamo a creare sviluppo per la città come si dovrebbe fare, ma quanto meno a non relegare Avezzano tra le ultime delle città Abruzzesi“.
“Infatti è stato certificato che a fronte di opere pubbliche programmate per il 2022 per 30 milioni di euro (come da Bilancio Preventivo), circostanza anch’essa a suo tempo biasimata dalla minoranza per l’evidente approssimazione dei dati ma enfatizzata dall’Amministrazione come segnale di efficienza, sono stati realizzati interventi soltanto per 5 milioni di euro, cioè con uno scostamento di circa l’83% in meno tra il preventivato ed il realizzato”.
“Dai banchi dell’opposizione questo dato è stato impietosamente evidenziato ma non ha avuto alcuna risposta nei tre interventi di maggioranza conseguenti, compreso quello conclusivo del Sindaco che, nella circostanza, ha ammesso, peraltro, grosse responsabilità della sua Amministrazione per non aver colto appieno le opportunità offerte dal PNRR, ovviamente addossando le colpe di tale defaillance a Funzionari e Dirigenti del Comune di Avezzano. La colpa è sempre di qualcun altro!”.
“Altra perla, nella collana dell’incoerenza e dell’inefficienza che l’Amministrazione Di Pangrazio esibisce con orgoglio, è costituita dall’attacco effettuato dal primo cittadino ai Partiti Politici ed ai loro esponenti più in vista, colpevoli, a suo dire, di porre in essere manovre di potere poco chiare e di scarso valore politico/amministrativo, intese soltanto all’accaparramento di poltrone”.
“Tutto ciò è molto strano se si considera che dal momento della sua elezione il sindaco Di Pangrazio ha più volte cercato, senza trovarlo, un aggancio con i demonizzati partiti, come pure appare strano che il Sindaco attacchi direttamente, in Consiglio Comunale, Consiglieri della sua maggioranza che hanno palesato, alcuni ufficialmente altri ufficiosamente, la propria appartenenza a formazioni politiche”.
“Senza dimenticare che le manovre di potere e di scarso valore amministrativo che vengono imputate all’ingerenza dei partiti politici, sono proprio le stesse che il Sindaco ha posto in essere per la nomina del proprio Capo di Gabinetto e di altro suo sostenitore alla presidenza retribuita di importanti aziende Marsicane. È proprio vero: si guarda nella pagliuzza dell’occhio altrui”, concludono