“Se il sindaco Pierluigi Biondi avesse messo la stessa passione, la stessa irruenza e la stessa risolutezza nell’affrontare i problemi che affliggono la città, probabilmente avrebbe contribuito a risolverli; se la maggioranza di centrodestra avesse partecipato con tanta attenzione e solerzia ai Consigli comunali, probabilmente il confronto consiliare sarebbe stato più costruttivo”.
Così in una nota le opposizioni in Consiglio comunale.
“E invece, in una città dove è oramai negato il diritto alla salute, con una Asl messa in ginocchio da una mala gestione che provoca difficoltà quotidiane ai cittadini e alle cittadini più fragili, in una città dove si consumano episodi di violenza sempre più efferati dietro la vetrina di un corso ripavimentato, in una città dove bambine e bambini frequentano ancora moduli ad uso scolastico pensati per l’emergenza senza aver mai visto una scuola in muratura, in una città incapace di spendere i fondi destinati allo sviluppo economico e sociale, dove il lavoro di qualità è oramai una chimera, con i giovani costretti a emigrare per trovare un senso al loro percorso di vita, il sindaco dell’Aquila si presenta finalmente innanzi ad un Consiglio comunale svilito dalle sue continue assenze per discutere, con veemenza, di Sergio Ramelli”.
“Evidentemente per la destra sono questi i problemi che soffre la città dell’Aquila: coltivare una visione ideologica e di parte dei tragici anni di piombo. Evidentemente sono queste le priorità della maggioranza di centrodestra che, compattamente, ha bocciato l’emendamento delle opposizioni unite all’ordine del giorno depositato dalla consigliera Claudia Pagliariccio (già candidata sindaca di CasaPound). Il nostro emendamento, intendeva impegnare il sindaco a promuovere, in collaborazione con l’ufficio scolastico regionale e provinciale, iniziative per diffondere la conoscenza dei drammatici anni di piombo, e a realizzare ed installare una targa commemorativa per ricordare tutte le vittime di quel tempo, così da non alimentare nuove tensioni o dolorose rivalse generando una memoria rispettosa della storia che il paese ha vissuto”.
“Ma al momento di fare memoria di tutte le centinaia di vittime degli anni di piombo, non di una sola, è stato proprio il centrodestra che ha bocciato la nostra proposta dimostrando, plasticamente, come, in realtà, l’ordine del giorno su Ramelli sia stato un atto politico di natura squisitamente ideologica. Il centrodestra aquilano si è rifiutata di condannare tutto l’odio politico che ha contraddistinto gli anni di piombo, scegliendo di essere compiacente e di parte. Per questo siamo usciti al momento del voto”.