Il Consiglio regionale, riunito all’Aquila, ha rinviato ad una prossima seduta la proposta di modifica al regolamento consiliare che intende istituire una nuova Commissione permanente dedicata al tema del servizio idrico e ai cambiamenti climatici.
Il rinvio si è reso necessario per la impossibilità di reperire i due terzi dei voti.
Un tema che ha scatenato forti polemiche in seno alla coalizione di maggioranza, che ieri si è presentata divisa.
La Lega già nei giorni scorsi si è schierata contro l’istituzione della nuova commissione, scatenando un duro botta e risposta tra il portavoce regionale del Carroccio, Francesco De Santis, e il consigliere del Gruppo Misto Sara Marcozzi, ex M5S, in procinto di passare in Forza Italia, e indicata da Fratelli d’Italia e gli stessi azzurri come presidente della commissione che dovrebbe nascere.
Ieri in Aula sono intervenuti Marcozzi e il capogruppo della Lega, Vincenzo D’Incecco.
Nel sottolineare che la Lega, “come tutti i partiti di centrodestra si sono interessati al mio futuro”, Marcozzi ha polemizzato spiegando che il Carroccio ha votato sì in commissione e poi ha cambiato idea.
“È la dimostrazione, se mai fosse necessario ribadirlo, di come la Lega abbia a cuore solo la ‘gestione del potere’ non di certo il futuro dell’acqua della nostra regione. Il loro unico pensiero è sempre stato ‘a chi tocca la Presidenza della Commissione?’, proiettando la propria brama di poltrone sulla sottoscritta, cercando di insabbiare l’emorragia quotidiana di amministratori con attacchi strumentali e personali. Tolgo ogni dubbio: non ho alcun interesse alla presidenza. Ho solo interesse che il tema dell’acqua diventi centrale nella discussione del Consiglio”.
D’Incecco ha quindi ringraziato l’ex pentastellata per il lavoro fatto con la commissione d’inchiesta sull’acqua, sottolineando che se si otterranno risultati sul comparto “molto si dovrà a Marcozzi”, ma ha ribadito senza mezzi termini che la competenza è ben rappresentata nelle commissioni quindi la nuova “è inutile e dispendiosa”.
In una nota il capogruppo del Pd, Silvio Paolucci, ha puntato il dito contro un “Centrodestra spaccato”: “La Lega impone al presidente della Regione, Marsilio Marsilio, il dietrofront. Da noi un ‘No’ deciso a questo dibattito stucchevole”.
A.C.P.