Questa mattina sono incominciati gli interrogatori di garanzia per i 5 marsicani coinvolti nell’inchiesta delle Fiamme Gialle di Rieti denominata “Tiguan”, che ha portato qualche giorno fa all’esecuzione di ben 12 misure cautelari nei confronti di soggetti tutti indiziati di appartenere ad un’associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacco, di carattere transnazionale.
Le misure cautelari sono state firmate dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avezzano, la dottoressa Maria Proia, anche perché le indagini sono state coordinate proprio dalla Procura di Avezzano. Questa mattina, dalle 9 circa, sono partiti gli interrogatori. Alcuni indagati non risponderanno al giudice, in base a qualche indiscrezione già emersa.
Tutto è partito da un primo sequestro compiuto dalla GdF di Avezzano nel 2019 al Monte Salviano: i finanzieri scoprirono un casale sul Monte Salviano dove erano custoditi 300 mila euro di materiale di contrabbando per il confezionamento di sigarette sottratte alla gestione del Monopolio; una vera e propria fabbrica illecita, portata alla luce dalle indagini delle Fiamme Gialle.
Indagini che si sono concentrate, in particolar modo, almeno nella Marsica, nei Comuni di Avezzano e Celano, città che hanno rivestito un ruolo cardine nel commercio illecito di tabacchi.
Nella Marsica, lo ricordiamo, in base alle indagini, sono 5 le persone coinvolte a vario titolo: un uomo del ’58 residente a Celano E.B., attualmente agli arresti domiciliari, una donna di 48 anni residente a Celano S.T., sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di firma, un avezzanese di 61 anni D.F., un’altra donna sempre di Avezzano, S.S., classe 1961 e un trasaccano del ’69, C.D.R..
I dettagli della maxi operazione delle Fiamme Gialle: GdF: operazione “Tiguan” sul contrabbando: la base ad Avezzano