E’ risultato, alla fine, negativo al contagio da Coronavirus il 43enne italiano, ricoverato all’ospedale di Chieti, tenuto sotto controllo e in regime di sorveglianza sanitaria in queste ore. L’esito, negativo al virus, è stato comunicato a Jacopo Vecchiet, Direttore delle Malattie Infettive, dove l’uomo si trova da qualche giorno pomeriggio.
Il paziente, affetto da una normale influenza, sarà dimesso non appena la sintomatologia sarà risolta e la febbre scomparsa.
La notizia, accolta con grande sollievo, pone fine alle preoccupazioni e all’allarme generate nel capoluogo teatino dopo che era stato reso noto il caso sospetto approdato al “SS.Annunziata”.
“L’allarme è cessato – commenta Thomas Schael, Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti – e siamo tutti rasserenati dall’esito negativo del test. La nostra Azienda si è trovata pronta ad affrontare una possibile emergenza, e l’organizzazione ha funzionato, dando prova di efficienza e assoluta garanzia per la salute pubblica. Desidero ringraziare per l’impegno e la capacità dimostrata tutto il personale e le figure coinvolte, e in particolare il Pronto Soccorso, con il Direttore Antonio Iacovella, l’Unità operativa di Malattie Infettive, con il Direttore Jacopo Vecchiet, e Arturo DI Girolamo, del Risk management”.
LE PROCEDURE DI RIENTRO DEGL ITALIANI IN CINA – Partirà, inoltre, da Wuhan dopo la mezzanotte di domenica 9 febbraio (ora locale) per arrivare in Gran Bretagna alla base RAF di Brize Norton alle 04:15 locali dello stesso giorno, un volo organizzato dal Governo inglese con a bordo anche i nove connazionali italiani che si trovano nella provincia di Hubei.
Ad attenderli nella base inglese ci sarà un volo organizzato dal COI-Difesa e, dopo un primo screening sanitario, i passeggeri saranno trasferiti a Pratica di Mare. Insieme ai cittadini italiani viaggeranno anche 2 cittadini greci, 7 danesi e 4 svedesi. Dalla nostra base militare i 13 cittadini stranieri proseguiranno il viaggio verso i propri Paesi mentre i nostri connazionali saranno trasportati presso l’ospedale militare del Celio per essere sottoposti ad un periodo di quarantena.