«La situazione è grave. Se qualcuno prima poteva pensare di sottovalutarla, i numeri dimostrano la crescita anche in Abruzzo. Occorre essere seri e prendere atto della necessità delle misure intraprese, la principale è quella di restare a casa».
Queste le parole con cui il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha esordito nella conferenza stampa che si sta tenendo a Pescara in queste ore per fare il punto sulla situazione di crisi sanitaria.
Ed ha continuato: «La Protezione Civile ha in corso una campagna di comunicazione sui comportamenti da tenere, indirizzata ai social e ai media tradizionali per veicolare i comportamenti da assumere. Ho firmato ieri l’ordinanza sulle zone rosse abruzzesi, ma le decisioni sono rivedibili a seconda dei casi emergenti. Per “zona rossa” intendiamo quella zona in cui la modalità del contagio non è sotto controllo, non è tracciabile.
Io spero che il Governo voglia sostenere e non contrastare la nostra decisione e considerare sufficientemente fondata la misura. Non abbiamo notizie contrarie finora e spero che questo possa aiutare quelle zone in cui c’è un focolaio di difficile tracciabilità, per evitare che la situazione si aggravi».
Nel corso della conferenza il Presidente, parlando a nome dell’Assessore Nicola Campitelli, ha mostrato uno schema riportante il trattamento delle persone contagiate e sottoposte a quarantena.
Presente anche l’Assessore Nicoletta Verì che ha così affermato: «Il dipartimento della salute ha lavorato, lavora e lavorerà, in collaborazione con il CREA. Alle 13 si terrà un’ulteriore incontro per rimodulare la risposta che dobbiamo dare. Abbiamo lavorato in modo preciso a seconda dei numeri e della gravità. Ci impegneremo affinchè siano implementate risorse e potenzialità su tutto il territorio dell’Abruzzo, eliminando confini tra un’azienda sanitaria e l’altra».
La Verì ha inoltre sottolineato la richiesta di poter somministrare tamponi a tutto il personale sanitario che sarà valutata dal CREA. «È necessario un “isolamento sociale” che molti sindaci hanno attuato ma che bisogna continuare ad attuare in tutte le direzioni e gli ambiti. Tra il personale c’è un forte grido di allarme, bisogna poter attingere alle graduatorie che ogni azienda ha a disposizione, perché oggi abbiamo una grande carenza di personale. Quindi usciremo aldilà del confine di Regione per poter avere al più presto risorse umane sufficienti. Abbiamo interrotto l’ambulatoriale programmato e la chirurgia per reperire maggior personale e maggiori posti letto.
Durante l’incontro è emerso che la situazione in Abruzzo è in rapida evoluzione. Sono 347 i casi positivi ufficializzati. La maglia nera va a Pescara con 170 pazienti affetti da Coronavirus.
Tra le dichiarazioni quella che conferma la distribuzione di 50mila mascherine totali, tute, guanti, occhiali a tutte le ASL secondo uno schema ben preciso. L’unico tipo di mascherine non reperibili sono quelle FPP3. La Protezione Civile ha inoltre fornito 2 ventilatori oggi, lunedì 5 ventilatori arriveranno a Pescara.