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Covid, in Abruzzo ricoveri al 24%

Contagi in aumento ma terapie intensive in calo

Non si arresta la corsa del Covid in Abruzzo. Rsipetto ai primi 19 giorni di marzo, i contagi sono aumentati del 30%. Variazione che tocca il 50% nella città di Pescara, addirittura il 71% a Chieti. Numeri in controtendenza per L’Aquila, -7%, e Avezzano, -2%.

Sono circa 48 mila gli abruzzesi ancora positivi al virus, il valore più alto dalla prima metà di marzo ad oggi. Aumentano anche i ricoveri. Per quanto riguarda l’area medica, si registra uno dei valori più alti degli ultimi due mesi. Contestualmente, però, si riducono i ricoveri in rianimazione, che sono al valore più basso da dicembre ad oggi.

Il tasso di occupazione dei posti letto, al momento, è pari al 24% per l’area non critica e al 5% per le terapie intensive. Entrambi i valori sono superiori alla media nazionale (rispettivamente del 4 e 15%).

Complici le festività e il minor numero di tamponi processati, si riducono i contagi. Nell’ultima settimana sono stati 11.057, con una variazione, rispetto ai sette giorni precedenti, pari al -17%. Scende, dopo segnali di lieve crescita registrati negli ultimi giorni, l’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti, che arriva a 863.

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