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Covid, in Abruzzo vaccinate circa 50 mila persone

Appena 7550 nella Asl 1. Preoccupa la circolazione della variante inglese

In Abruzzo è ancora polemica sulla somministrazione dei vaccini contro il coronavirus. Il totale delle dosi somministrate, tra Pfizer, Moderna e Astrazeneca, è di 49.572, a fronte delle oltre 63 mila consegnate. Percentuale di somministrazione pari al 78,5%, sesto peggior risultato nazionale davanti soltanto a Molise, Sardegna, Basilicata, Liguria e Calabria.

I più vaccinati sono gli abruzzesi tra i 50 e i 59 anni (oltre 12 mila), davanti a alle fasce 40-49 anni e 60-69 anni. Appena 3103 i vaccinati con più di 80 anni.

In questi giorni la Regione ha aperto la piattaforma per la prenotazione al vaccino riservata al personale scolastico docente e non.

Oggi via alle somministrazioni dei farmaci Pfizer e Moderna agli over 80 nella Asl della provincia dell’Aquila. Il ciclo partirà dall’area aquilana e si estenderà nei comprensori marsicano e peligno. Intanto prosegue la vaccinazione dei sanitari e delle forze dell’ordine, questi ultimi con il vaccino Astrazeneca, la cui prima dotazione è arrivata all’Aquila quattro giorni fa.

Sono 394 i rappresentanti di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Polizia penitenziaria che hanno ricevuto la prima dose, un’operazione che, sottolineano dalla Asl, “è stata attivata per primi in Italia”.

Non sorridono i numeri sulle vaccinazioni totali in provincia. Hanno ricevuto la prima dose 7550 persone mentre 5260 risultano aver ricevuto anche la seconda dose del farmaco.

Preoccupa la circolazione della variante inglese del virus in alcune aree della regione. Nelle province di Pescara e Chieti, in zona rossa da domenica scorsa, la situazione più delicata con gli ospedali tornati sotto pressione. Secondo gli esperti, il 65% dei contagi nell’area metropolitana pescarese sarebbe riconducibile alla variante inglese.

Massima allerta anche nella Marsica. A Carsoli, comune che resta sotto monitoraggio intensivo da parte dell’autorità sanitaria, sui 65 attualmente positivi è stata individuata la presenza della variante inglese. “La differenza che noto con la seconda ondata è con questa variante si ha una maggiore rapidità in termini di diffusione del contagio”, ha spiegato il sindaco Velia Nazzarro.

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