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Covid, tutte le informazioni sul vaccino più atteso

La prima vaccinata è un'infermiera dello Spallanzani che cura a casa anziani

Trecentoundici giorni dopo la scoperta all’ospedale di Codogno del ‘paziente uno’, oltre due milioni di contagiati e quasi 72mila morti, arriva finalmente il Vax Day: le prime 9.750 dosi del farmaco anti-Covid sono in Italia per essere somministrate a operatori sanitari, personale e ospiti delle Rsa, le due categorie prioritarie individuate dal governo.

“Intravediamo il primo spiraglio di luce dopo una lunga notte” sottolinea il Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri parlando di un giorno “simbolico ed emozionante”, come riporta l’Ansa.

Le fiale del vaccino sono arrivate all’ospedale Spallanzani di Roma dopo un viaggio iniziato alla Vigilia di Natale dalla fabbrica della Pfizer in Belgio.

FOCUS ABRUZZO

IL V-DAY E LA PRIMA VACCINATA

Ha 29 anni è romana e lavora presso il reparto malattie infettive dello Spallanzani, ma in questi mesi di emergernza Covid ha anche curato presso il loro domicilio molti anziani. Si chiama Claudia Alivernini la prima infermiera che sarà vaccinata all’Istituto Nazionale di Malattie Infettiva Lazzaro Spallanzani, in occasione del Vax Day.

CHI SONO ALTRI VACCINATI

I primi vaccinati saranno alcuni degli italiani simbolo della lotta al Covid. In cima alla lista delle somministrazioni in Italia ci saranno una giovane infermiera, un operatore socio sanitario impegnato nei reparti Covid, una ricercatrice e due medici, tutti dell’Istituto Spallanzani di Roma e tutti da subito in prima linea a fronteggiare l’emergenza della pandemia. In vista di domenica prossima ci sono procedure che si stanno mettendo a punto per avviare ufficialmente anche nel nostro Paese la controffensiva al virus.

LE PRIME VACCINAZIONI

La campagna vaccinale vera e propria comincerà a partire da lunedì 28: secondo i piani di Arcuri e del governo dovrebbero arrivare tra le 420mila e le 450mila dosi a settimana del vaccino Pfizer, che verranno distribuiti direttamente dalla casa farmaceutica nei 294 punti di somministrazione individuati dalle regioni. Si andrà avanti così per almeno un mese con l’obiettivo di vaccinare tutto il personale sanitario (1,4 milioni di persone) e i 570mila tra personale e ospiti delle Rsa.

GLI ALTRI VACCINI A GENNAIO

All’inizio di gennaio dovrebbe arrivare il via libera per il vaccino di Moderna e poi a seguire per quelli delle altre case farmaceutiche, tanto che l’Italia ha previsto di avere nel primo trimestre del 2021 la disponibilità oltre 28 milioni di dosi: 8,7 di Pfizer, 1,3 di Moderna, 2 di Curevac e 16,1 di Astra Zeneca.

LA VOLONTARIETA’ NEL VACCINARSI

Al momento non si parla di obbligo di vaccino. Per l’immunità di gregge è quindi tutto basato sul comportamento individuale. I numeri fanno ben sperare sulla volontà degli italiani di vaccinarsi. I dati di una ricerca coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità rivelano che due persone su tre (il 67%) sono disponibili a vaccinarsi, la percentuale sale tra gli anziani (84%). I più giovani, 18-34enni, sarebbero ben disposti a vaccinarsi (76%) rispetto ai 50-69enni (67%) e ai 35-49enni (59%).

I GAZEBO A FORMA DI PRIMULA

Saranno 1.500 gazebo a forma di primula, come il primo fiore che nasce dopo l’inverno e simbolo della campagna, i luoghi dove verranno somministrate le dosi nella seconda fase della campagna per i vaccini anticovid. I gazebo – progettati dall’architetto Stefano Boeri in materiali riciclabili – saranno collocati in tutta Italia, nelle piazze delle città, davanti agli ospedali e anche nei campi sportivi. La campagna informativa per invitare gli italiani a vaccinarsi – oltre agli spot su radio, tv, siti web e social – prevede anche la realizzazione di totem informativi davanti agli ospedali, nei parchi, negli uffici pubblici e nelle scuole.

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