“Siamo molto dispiaciuti, ma non drammatizziamo l’accaduto, le persone hanno dimostrato di avere a cuore quel pezzetto di città e questa è la cosa che conta di più”.
Così Giulio Fiocca, presidente dell’associazione Sessantasettezerocinquantuno, realtà che ha ideato la grande scacchiera all’angolo tra via Pagani e via Mazzini ad Avezzano, commenta l’atto vandalico ai danni dell’opera avvenuto questa notte.
La scacchiera è stata danneggiata da un gruppo di ignoti: si tratterebbe di alcuni ragazzi, secondo quanto raccontato da alcuni residenti.
Nonostante il gesto deplorevole, il presidente non attacca duramente gli autori dell’atto, ma spiega: “Sono stato molto colpito dalla sollevazione generale che si è creata, mi fa piacere perché vuol dire che gli avezzanesi hanno fatto propria la scacchiera e il senso che abbiamo voluto dare all’opera, ma non voglio parlare contro i ragazzi, tutti abbiamo avuto 15-16 anni, non me la sento di puntare il dito contro qualcuno“.
Fiocca, pur non nascondendo dunque un prevedibile “rammarico”, cerca di trovare il lato positivo e assicura: “Abbiamo già eseguito un sopralluogo, i pezzi peggiori verranno sostituiti, stiamo anche pensando a una soluzione diversa, ma in poco tempo la scacchiera tornerà come prima“.
L’augurio del presidente è che “nasca l’idea di quel luogo come di uno spazio e un punto strategico per tutta la cittadinanza, un’area che sia patrimonio della città e della socialità”.
La scacchiera non è solo uno spazio fisico o un simbolo, ma è anche un luogo di riflessione sulle tematiche giovanili: “Negli scacchi come nella vita – conclude – una mossa determina delle conseguenze, dietro quell’iniziativa c’è tanto e speriamo che questa cosa venga colta da tutti”.