La Santa Croce ha richiesto l’ammissione al concordato preventivo per far fronte agli ingenti debiti soprattutto nei confronti del Fisco. La società del patron Colella, in carcere dallo scorso 27 gennaio per bancarotta fraudolenta, ha rivolto la richiesta di concordato al Tribunale di Roma.
La proceduta prefallimentare della Santa Croce è emersa da una visura camerale dello scorso 14 aprile. Secondo un documento dell’Agenzia delle Entrate del 24 maggio 2021 ammontano a 34 milioni i debiti dell’azienda nei confronti del Fisco. Di quasi due milioni il debito nei confronti del Comune di Canistro.
Una situazione di insolvenza che potrebbe avere ripercussioni anche nelle concessioni per le acque di Canistro.