Aumentano in Abruzzo i casi di Covid-19 riconducibili alla variante Delta.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, al termine delle ultime attività di sequenziamento, ne ha individuati altri 28 ieri: 17 riguardano pazienti del Teramano, quattro dell’Aquilano, quattro del Chietino e tre del Pescarese.
I contagi riconducibili alla mutazione del virus superano complessivamente quota cento. La maggior parte, cioè circa i due terzi del totale, riguardano la provincia di Teramo, dove si registrano numerosi focolai. Le attività di sequenziamento proseguono: ad occuparsene sono lo Zooprofilattico e il laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’università “D’Annunzio” di Chieti.
Nei prossimi giorni le due strutture parteciperanno al nuovo “flash survey” disposto dall’Istituto di Superiore di Sanità, i cui risultati saranno utili per valutare la prevalenza della variante Delta che, secondo gli esperti, starebbe già sostituendo la Alfa.
In base all’ultimo bollettino, comunque, 29 pazienti (invariato rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 1 (invariato rispetto a ieri con nessun nuovo ingresso) in terapia intensiva, mentre gli altri 912 (-12 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.