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Demolizione Fraterna Tau: “Guerra ai poveri”

Gli studenti si uniscono alle organizzazioni che si stanno opponendo al provvedimento, giudicato "grave" messo in atto dall’amministrazione aquilana.

“Come studentesse e studenti ci uniamo alle altre organizzazioni che si stanno opponendo al grave provvedimento messo in atto da questa amministrazione”.

È quanto si legge in una nota dell’Unione degli Studenti dell’Aquila.

“Come abbiamo potuto vivere sulla nostra pelle, la pandemia ci ha messo tutti di fronte a delle innegabili difficoltà e problematiche relative alle nostre condizioni di vita. In questa fase emergenziale più che mai sono state rese evidenti le logoranti disuguaglianze sociali che attanagliano il nostro mondo, portando in superficie l’urgenza sempre più reale di una società più equa e di conseguenza più giusta”, sottolineano dall’Uds.

“Le vicende legate all’insostenibilità della povertà soprattutto nella fase pandemica attraversano l’Italia da nord a sud e L’Aquila non ne è esente – spiegano – Col passare del tempo questa città assume un aspetto sempre più elitario e meno disponibile nei confronti di quella fetta invisibile della cittadinanza che troppo spesso è stata ignorata dalle istituzioni”.

L’Aquila, per ricostituire l’oramai inesistente tessuto sociale, ha profondamente bisogno di associazioni che come Fraterna Tau, si occupino di non lasciare nessuno indietro, specialmente in questa fase particolarmente delicata – aggiungono – Riteniamo che la richiesta di demolizione del complesso utilizzato dall’associazione presso Piazza D’Armi sia frutto della più becera strumentalizzazione politica.
Qualora il comune volesse procedere con questa ordinanza, riteniamo necessario che il complesso Fraterna Tau disponga di un luogo alternativo dove poter continuare a svolgere il servizio che da 11 anni sostiene le realtà più fragili all’interno del comune aquilano”.

“È inaccettabile – si legge ancora nella nota – che si guardi alla provvisorietà delle strutture solamente in situazioni specifiche, senza tener conto che L’Aquila da 11 anni a questa parte ha stilato la sua immagine sulla più profonda precarietà di strutture provvisorie, partendo dalle scuole e arrivando ad altri servizi cittadini”.

“Proprio per quanto detto sopra crediamo che l’ordinanza emanata dal comune sia intollerabile e che vada rimossa al più presto, garantendo ulteriori tutele a Fraterna Tau e alle altre associazioni che svolgono la medesima attività su questo territorio”, concludono.

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