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Di Iorio: “Di Pangrazio non accetta che la Lega c’è”

“Lega presente oggi più che mai nella Marsica e riesce a fare da collante e collegamento in un territorio così vasto”

“Mi stupisce che il sedicente “leader civico” Giovanni Di Pangrazio, nel commentare i risultati delle amministrative in Marsica, abbia una visione completamente distorta della realtà e dolosamente sbilanciata a favore di qualche partito del centrodestra che sotto mentite spoglie, con esponenti incappucciati, appoggia la sua attuale maggioranza.

È ovvio che il sindaco sospeso non riesce proprio ad accettare che la Lega c’è, in continua crescita in Marsica, presente oggi più che mai e riesce a fare da collante e collegamento in un territorio così vasto ed importante, facilitando quella rete fondamentale tra amministratori locali, regionali, nazionali ed europei che è l’unica chiave di svolta, soprattutto nelle attuali condizioni ed opportunità storico-economiche, per una progettualità e una concretezza che sono ben altro dallo sciacallaggio “politicante””. Così la coordinatrice Lega Marsica, Pamela Di Ioro.

“Mi piace pensare che la politica della chiacchiera, della promessa e del “contro qualcuno” lasci spazio allo studio, alla costruzione e alla correttezza. Se si ha la presunzione di poter insegnare ad altri, è necessario che il livello della politica si alzi dall’arida bagarre e si focalizzi sui temi, sui progetti d’insieme nei quali coinvolgere la cittadinanza e che sicuramente sarebbero si attrattori di attenzione e compartecipazione.
Formare una classe dirigente è un lavoro di squadra, di studio e di crescita costante che è quanto di più distante dal concepire una politica dei muri, dell’isolamento territoriale, del personalismo solo e soltanto contro qualcuno.

Sarebbe auspicabile, soprattutto da chi si erge a maestro di qualcun altro, che a chi decide di intraprendere l’onorevole arte politica e amministrativa si trasmettano valori che hanno alla base la serietà, la coerenza, in primis nei confronti degli elettori, unici arbitri e giudici.

La militanza ha fatto grande questo Paese e non certamente l’opportunismo dei finti civici asserviti a ben altri padroni.
Vorrei ricordare che la distanza tra elettori e politica la crea chi sapendo della possibilità di essere sospeso, cui non entro nel merito ma nell’effetto, si è candidato ugualmente, noncurante delle sorti del comune capofila di un territorio come la Marsica e di conseguenza della Marsica intera”.

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